Boxe, stasera a Wembley 90mila persone per Usyk-Dubois: chi vince si prende il trono dei massimi
- Postato il 19 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Wembley per una notte torna ad essere il tempio, ma stavolta del pugilato. Con 90mila cuori a battere forte e all’unisono per Daniel Dubois, atteso da un compito che sin qui per chiunque è risultato improbo: infliggere la prima sconfitta in carriera a Oleksandr Usyk, da un triennio a questa parte il miglior peso massimo in circolazione (numeri e cinture alla mano), che stasera vuol riprendersi l’unico titolo mancante alla sua collezione e riunificare tutte le principali sigle internazionali. Un proposito condiviso da Dubois, che ha “solo” la cintura IBF alla vita, ma che vincendo si prenderebbe tutte quelle di Usyk (WBA, WBC, WBO e IBO). Insomma, c’è spazio per un solo undisputed, e Wembley aiuterà a risolvere l’enigma.
- Dubois, una seconda opportunità da non sprecare
- Il britannico ci crede: "Ritmo alto e costanza, questa la chiave"
- Usyk non si scompone: "Io vecchio? Allora non mi conoscete..."
Dubois, una seconda opportunità da non sprecare
Usyk e Dubois si sono già incontrati un paio d’anni fa a Breslavia, con l’ucraino atteso alla seconda difesa dei titoli conquistati due anni prima contro Anthony Joshua (poi sconfitto anche nella rivincita). Finì come da pronostico con la vittoria di Usyk, che pose fine al match al nono round (resta quello l’ultimo match vinto prima del limite) e rispedì al mittente l’allora 26enne britannico, costretto a risalire la corrente per garantirsi un’altra chance di giocarsi un match titolato.
La vittoria ottenuta nel derby britannico contro Joshua lo scorso settembre, guarda a caso proprio a Wembley, gli ha riaperto le porte del sogno: mentre Usyk teneva a bada Tyson Fury, battendolo in entrambe le sfide disputate in terra d’Arabia, Dubois conquistava i punti necessari per riproporsi come sfidante ufficiale per il titolo undisputed, anche perché nel frattempo battendo il croato Filip Hrgovic s’è preso la cintura IBF lasciata vacante proprio da Usyk (il regolamento prevedeva una difesa entro un certo lasso di tempo, che l’ucraino non ha potuto rispettare).
Il britannico ci crede: “Ritmo alto e costanza, questa la chiave”
Lecita è la domanda: perché mai stavolta dovrebbe finire in maniera differente rispetto alla prima contesa? Dubois s’è detto sicuro che quanto visto due anni fa a Breslavia appartenga a un passato che (appunto) non gli appartiene più.
“Sono giovane, ma non certo sprovveduto. E so cosa serve per battere un campione come Usyk. Ho grande rispetto per lui: ha fatto cose straordinarie, ma l’età presenta il conto a tutti e io sento di essere più forte in questo momento delle nostre carriere. So che dovrò cercare di fare il match, di tenere il ritmo alto da subito e di provare a mandarlo al tappeto. Sono motivato come non mai e so perfettamente cosa devo fare per prendermi quello che voglio”.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/WritingYogi/status/1946403954092290183" profile_id="WritingYogi" tweet_id="1946403954092290183"/]Il britannico in effetti è sembrato un po’ più “maturo” rispetto a quanto dimostrò di essere un paio di anni fa, quando peraltro riuscì persino a mandare al tappeto l’avversario nel quinto round, salvo poi subire la potenza dei colpi e vedersi costretto a fermarsi alla nona ripresa. Ma la vittoria su Joshua lo ha catapultato in una nuova dimensione.
Usyk non si scompone: “Io vecchio? Allora non mi conoscete…”
Usyk contro Fury non è sembrato quel caterpillar che aveva letteralmente capovolto il trono dei massimi negli anni passati, ma rimane un signor pugile, imbattuto dopo 23 incontri e per di più in missione per un popolo (l’Ucraina) che si identifica come non mai nel proprio beniamino, specialmente in questo periodo storico.
“Dubois è un ragazzo di talento, è giovane e molto motivato. Lo rispetto e sono sicuro che saprà mostrare quanto vale. Io però sono il campione, e chi dice che sono vecchio farebbe meglio a venire a vedere come mi alleno: ho 38 anni, ma ho un corpo simile a una macchina, i cui meccanismi sono tutti perfetti. Ho un solo obiettivo in testa: mandare al tappeto Dubois e conquistare un altro match”.
L’altro pensiero magari sarà dedicato ai 132 milioni di dollari intascati solo per il fatto di essersi presentato alla Wembley Arena (71 quelli che incasserà Dubois), cifre sulle quali nessuno si sente di sputare sopra. Il borsino della vigilia vede Usyk avanti, seppur non di molto: la potenza di Dubois contro l’arte della difesa del “Gatto di Sinferopoli”. Comunque vada, sarà battaglia vera.