Bottiglie d’Autore: un tributo a Giulio Gambelli, il maestro del Sangiovese
- Postato il 10 luglio 2025
- Di Panorama
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Poggibonsi festeggia il centenario della nascita di Giulio Gambelli, un autentico monumento nel panorama del Sangiovese, nato il 24 marzo 1925 e scomparso nel 2012, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del vino, influenzando non solo il suo tempo ma anche le generazioni future.
Il 27 giugno, il Centro Culturale Accabì ha ospitato l’inaugurazione della mostra Bottiglie d’Autore, un evento che rende omaggio all’eredità di Gambelli. Promossa dall’associazione Amici di Poggibonsi in collaborazione con la Fondazione Elsa, l’esposizione è curata da Carlo Macchi, esperto conoscitore del maestro, e da David Taddei, che ha sapientemente tracciato il percorso espositivo. Entrambi sono membri attivi dell’Associazione Stampa Enogastroalimentare Toscana (Aset), che ha contribuito in modo significativo alla realizzazione di questo tributo.

La sindaca Susanna Cenni ha sottolineato: «È un’opportunità imperdibile per scoprire il talento di Giulio Gambelli, una figura che ha segnato profondamente la nostra storia. Ringrazio tutti coloro che, insieme al Comune e alla sua famiglia, sostengono con passione questo ricco programma di eventi».
Flaminio Benvenuti, presidente dell’associazione Amici di Poggibonsi, ha evidenziato: «Questa iniziativa è parte di un progetto più ampio che punta a celebrare Gambelli e la nostra tradizione vinicola. Poggibonsi è una città con un profondo legame con il vino e il nostro obiettivo è preservarne l’identità storica».
Le bottiglie esposte vanno oltre il semplice contenuto; sono autentiche opere d’arte che narrano la vita e la carriera di Gambelli. Diverse aziende storiche, dalle grandi etichette del Chianti da Montevertine a Ormanni, fino ad arrivare a Case Basse di Soldera, Poggio di Sotto, Galatrona di Petrolo, e bottiglie commemorative come Julius e il raro Bicchierino, hanno collaborato, presentando etichette che testimoniano l’eredità di Gambelli.
Due i temi principali della mostra: da un lato, le testimonianze che rivelano l’unicità di Gambelli, descritto come il «principe degli assaggiatori». Dall’altro, la “rivoluzione gambelliana”, un approccio innovativo che ha reso il Sangiovese protagonista, esaltando la sua purezza. Questa trasformazione ha avuto origine durante il periodo in cui, come giovane cantiniere, Gambelli lavorava all’Enopolio di Poggibonsi sotto la guida di Tancredi Biondi Santi, noto per la celebre Riserva 1955 di Brunello.
La mostra Bottiglie d’Autore resterà aperta fino al 14 luglio, con orari di visita il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 16:30 alle 19:00.
Il percorso espositivo offre un’opportunità preziosa per riscoprire il talento di Gambelli, un artista del vino capace di percepirne l’anima. Le bottiglie in mostra celebrano non solo la sua professionalità, ma anche la sua abilità di ascoltare il vino con il cuore.