Botafogo, Davide Ancelotti ha vinto la scommessa: ecco come ha battuto lo scetticismo
- Postato il 13 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Davide Ancelotti ha chiuso il suo primo capitolo da allenatore principale con il Botafogo nel migliore dei modi. Arrivato in Brasile tra dubbi e perplessità, ha risposto con risultati e identità di gioco. Dieci partite consecutive senza sconfitte e una qualificazione in Libertadores centrata con anticipo. Numeri e campo hanno trasformato lo scetticismo iniziale in fiducia.
- Un debutto da allenatore vero
- Risultati e identità offensiva
- La richiesta dei tifosi e il Mondiale col Brasile
Un debutto da allenatore vero
Sbarcato a Rio de Janeiro a luglio, Ancelotti ha affrontato il Brasileirao senza paracadute. Era la sua prima esperienza in solitaria, alla guida di uno dei club storici del Sudamerica. Il livello competitivo del campionato brasiliano ha reso la sfida ancora più complessa. Davide ha però mostrato personalità, imponendosi rapidamente come leader tecnico. Questione di DNA, insomma. Ma anche gli anni di apprendimento accanto al padre, tra PSG, Real Madrid, Bayern Monaco, Napoli e Everton certamente hanno dato un bell’impulso.
Risultati e identità offensiva
Il Botafogo ha chiuso la stagione con la miglior striscia aperta del campionato: 10 gare senza perdere. Una squadra propositiva, votata all’attacco e capace di fare punti nel 79% delle partite. La media di 1,67 punti a gara certifica un rendimento da zona alta della classifica.
Con questi numeri, i bianconeri avrebbero lottato stabilmente per i vertici del Brasileirao. I presupposti sono dunque notevoli per un futuro roseo e allontanano quasi definitivamente tutto lo scetticismo iniziale.
La richiesta dei tifosi e il Mondiale col Brasile
Le cessioni eccellenti a inizio percorso avevano alimentato dubbi sul progetto tecnico. Ancelotti ha lavorato in un contesto difficile, rafforzando il gruppo e valorizzando le risorse disponibili. La tifoseria, inizialmente fredda, ora chiede la sua conferma anche per il 2026. Nel frattempo, lo attende anche l’esperienza mondiale al fianco di Carlo Ancelotti con il Brasile. Anche in questo caso le pressioni non mancheranno, seppur condivise col papà. Per Davide a 36 anni c’è già alle spalle la forza di un curriculum assolutamente notevole.