Borrell chiede ai Paesi Ue di eseguire il mandato d’arresto nei confronti di Netanyahu: “Non si possono fare differenze con Putin”

  • Postato il 26 novembre 2024
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Anche l’Unione europea prende posizione sul mandato d’arresto spiccato dalla Corte Penale Internazionale de L’Aia nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. Le accuse sono pesanti: crimini di guerra e crimini contro l’umanità per quanto accaduto nella guerra a Gaza. Ma questo non ha frenato l’Alto rappresentante per la Politica Estera dell’Ue, Josep Borrell, che dopo le accuse di antisemitismo mosse da Israele nei confronti dei giudici, la dichiarazione degli Stati Uniti che hanno ribadito di non riconoscere le sentenze della Corte e i dubbi di alcuni esponenti dei governi europei, tra cui anche Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini, ha dichiarato che gli Stati membri non devono indugiare e rispettare le disposizioni del Tribunale.

“Vedremo oggi quale sarà il risultato finale delle discussioni ma voglio essere chiaro sul fatto che non c’è alternativa, spero che alla fine saremo in grado di dire chiaramente che gli europei rispetteranno gli obblighi del diritto internazionale. Gli Usa faranno quello che vogliono”, ha detto il capo della diplomazia europea uscente rispondendo a Fiuggi sulla posizione del G7 sui mandati di arresto. Il socialista spagnolo ha poi ribadito che “gli europei devono seguire e applicare le decisioni della Corte Penale Internazionale. Non è qualcosa che si può scegliere di fare quando è contro Putin e rimanere in silenzio quando la Corte è contro Netanyahu”.

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Il Fatto Quotidiano

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