Borgo Incrociati, i residenti: “Risse e degrado, abbiamo paura e le forze dell’ordine dicono di avere le mani legate”

  • Postato il 3 maggio 2025
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  • Di Genova24
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Generico maggio 2025

Genova. Negli ultimi anni le ricette sperimentate per risolvere il problema del degrado e della mancanza di sicurezza in Borgo Incrociati sono state tante ma ancora nessuna è riuscita nell’intento: riqualificazione urbanistica, pattugliamenti delle forze dell’ordine, pulizia del tunnel, street art, insediamento di nuove attività (come il recente sportello Iren).

Ma come spesso accade nelle zone urbane nei pressi delle grandi stazioni ferroviarie, piazza Raggi e dintorni si trovano a essere ricettacolo di un profondo disagio sociale che si traduce, a volte, in situazioni di tensione e spesso in un generale senso di abbandono. Un altro elemento critico, secondo alcuni, è la presenza del Sert in via Canevari.

Succede così che, proprio all’indomani di un sopralluogo nella zona da parte del vicesindaco reggente e candidato sindaco per il centrodestra Pietro Piciocchi, e alla vigilia dei lavori di installazione di una nuova rete di telecamere di videosorveglianza da parte della polizia locale, una neo-residente di Borgo Incrociati si trovi a denunciare una giornata di ordinaria follia.

“Nel giro di poche ore, in pieno giorno – racconta Giovanna Boccardi, che da non molto si è trasferita a Genova da una città del nord Italia – ci siamo trovati ad assistere a una rissa fra ubriachi, al tentativo, da parte di un corpulento senza dimora in mutande, di seguire nel portone di casa una ragazza con il figlio per mano e poi un danneggiamento di auto da parte di un altro sbandato, il tutto sotto gli occhi delle forze dell’ordine che, però, ci hanno detto che non possono fare nulla”.

La residente, che ha condiviso la sua preoccupazione con i negozianti del quartiere – abituati a situazioni di questo tipo – si dice sconcertata “proprio per la risposta avuto da carabinieri e polizia locale, i primi sono arrivati sul posto solo un paio d’ore dopo che li abbiamo chiamati, era il 1 maggio, è vero, ma si sarebbe potuto verificare qualcosa di grave, i secondi, sono rimasti a guardare, allargando le braccia, un uomo, l’ennesimo ubriaco, che saliva sul cofano di una macchina, mi hanno detto ‘noi, signora, non possiamo fare nulla’, ecco io mi chiedo se sia davvero così, mi chiedo se debba accadere qualcosa di irreparabile prima che qualcuno faccia qualcosa”.

Eppure, nel tempo, l’amministrazione ha tentato di rilanciare Borgo Incrociati. Una decina di anni fa la conclusione dei lavori portati avanti dal municipio Bassa Val Bisagno ha riportato il borgo, almeno esteticamente, ai fasti del passato. Più di recente, l’ordinanza anti-alcol del Comune di Genova avrebbe dovuto evitare la vendita in determinati orari e il consumo di alcolici per strada, nella zona. Infine, di recente, l’estensione della rete delle telecamere di videosorveglianza, i cui lavori sono in corso.

Il problema è, però, soprattutto di tipo sociale. I frequentatori “indesiderati” di piazza Raggi che, talvolta, si rendono protagonisti di risse o comportamenti non rispettosi del decoro, non sono dissuasi dal farlo dagli occhi di una videocamera, dalla presenza di un presidio di polizia o per il fatto che ci siano attività commerciali aperte. A oggi, la soluzione del problema degrado a Borgo Incrociati, non sembra essere alla portata. Tra la rassegnazione e la rabbia di chi ha scelto quell’angolo di città per vivere e lavorare.

Autore
Genova24

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