Boom del turismo enogastronomico in Italia: +176% nel 2024
- Postato il 5 marzo 2025
- Lifestyle
- Di Forbes Italia
- 1 Visualizzazioni

Nel 2024 i soggiorni enogastronomici in Italia sono cresciuti del 176% rispetto al 2023. Il solo turismo internazionale, con 1,1 milioni di visitatori e 1,8 milioni di pernottamenti, ha speso nel settore 363 milioni di euro lo scorso anno. E il flusso non ha riguardato soltanto le mete turistiche tradizionali, ma anche aree interne del Paese.
A rivelarlo è uno studio di Enit, l’Agenzia nazionale del turismo, che riporta anche come tra gli stranieri che scelgono l’Italia per un’esperienza enogastronomica ci siano i tedeschi, con più di 100mila viaggiatori, 361mila pernottamenti e una spesa totale di 58 milioni.
La Germania è prima anche per afflusso totale di turisti nel nostro Paese (14,8% nei primi nove mesi dello scorso anno), seguita da Francia (13,2%), Regno Unito (7,5%) e Stati Uniti (5%).
Turismo ed export
La ricerca evidenzia anche una correlazione tra esportazioni e turismo. Le eccellenze italiane, insomma, sono un biglietto da visita che attrae i viaggiatori. I primi quattro paesi per afflusso di turisti nel nostro Paese sono infatti anche le quattro principali mete del nostro export: 15,4% Germania, 11% Stati Uniti e Francia, 6,8% Regno Unito. Il settore più rilevante è quello agroalimentare, che nei primi sei mesi del 2024 ha registrato esportazioni per circa 34 miliardi di euro (+7,1% sullo stesso periodo del 2023, con previsione di chiusura 2024 a 70 miliardi).
Un altro genere di viaggio in crescita è quello che rientra nel cosiddetto turismo rigenerativo e privilegia l’ecosistema naturale e sociale del territorio. Il fenomeno comprende iniziative condivise con i turisti di recupero ambientale e raccolta rifiuti in mare, sulle coste e nei parchi naturali, oppure apprendimento di tecniche produttive, di raccolta e trasformazione agricola, artigianali o di cucina locale.
È in espansione anche il turismo open air, che negli ultimi nove anni ha registrato una crescita del 62,7% per gli arrivi e del 47,2% per i pernottamenti. Tra i turisti internazionali, a scegliere i viaggi all’aria aperta sono soprattutto quelli che vengono da Germania (41%), Paesi Bassi (8%), Stati Uniti (6,5%), Svizzera e Liechtenstein (4,8%) e Francia (4,5%).
Viaggi sostenibili
La crescita del turismo rigenerativo e open air rispecchia un generale aumento della sensibilità dei viaggiatori ai temi della sostenibilità. Secondo Booking, il 44% dei consumatori con elevata possibilità di spesa di Europa, Asia e Nord America sarebbe pronto a pagare il 10% in più per i propri viaggi se questo contribuisse a tutelare l’ambiente.
Anche in Italia, secondo Enit, il 64% dei cittadini – e il 71% degli under 35 – considera l’ambiente e la sostenibilità come fattori influenti al momento di scegliere dove viaggiare. Il 75% degli italiani ritiene la crescita del turismo sostenibile fondamentale per la transizione ecologica del Paese, mentre il 63% sceglie destinazioni vicine per promuovere il turismo di prossimità e valorizzare i borghi.
“La promozione delle nostre eccellenze all’estero funziona, come dimostra la correlazione tra export e arrivi in Italia”, ha commentato Ivana Jelinic, ad di Enit. “Facciamo conoscere le nostre offerte e qui innestiamo una filiera produttiva che crea valore e investimenti in Italia, grazie al ritorno in termini di spesa e soggiorni dei turisti internazionali nel nostro Paese”.
LEGGI ANCHE: Il turismo pesa per il 10,8% del Pil italiano. Fondamentali i viaggiatori stranieri
L’articolo Boom del turismo enogastronomico in Italia: +176% nel 2024 è tratto da Forbes Italia.