Bonus Sicurezza 2025: detrazione del 36% per la protezione degli immobili

  • Postato il 12 maggio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico maggio 2025

Nell’attuale contesto normativo, il Bonus Sicurezza 2025 rappresenta una misura fiscale della quale approfittare per chi intende dotare la propria abitazione di sistemi di protezione senza dover eseguire interventi di ristrutturazione edilizia.

L’agevolazione prevede una detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di dispositivi volti alla prevenzione di atti illeciti.

Dettagli della detrazione

La normativa prevede un tetto massimo di spesa pari a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare, con una detrazione che viene suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. Rispetto al 2024, l’aliquota è stata ridotta dal 50% al 36%, e il limite di spesa dimezzato.

Tuttavia, il beneficio resta significativo, specialmente per chi intende dotarsi di sistemi di sicurezza moderni e certificati.

Bonus Sicurezza 2025: interventi ammessi

In generale, tra gli interventi che rientrano nel Bonus Sicurezza si segnalano:

Tra i dispositivi ammessi rientrano, quindi, i sistemi di videosorveglianza, comprese le videocamere IP, i kit con registrazione su cloud o NVR ed i sensori volumetrici. A questi si affiancano altri elementi di protezione attiva e passiva come porte blindate, inferriate, vetri antisfondamento, serrature a cilindro europeo e sistemi di allarme con tecnologia cablata o wireless.

L’agevolazione copre sia le spese per i dispositivi che i costi di installazione, inclusa la manodopera.

Requisiti di accesso alla detrazione

Possono usufruire della misura tutti i contribuenti soggetti all’IRPEF, indipendentemente dalla residenza, inclusi proprietari, usufruttuari, locatari, comodatari, soci di cooperative e familiari conviventi.

È ammesso anche l’accesso da parte di imprenditori individuali, a condizione che l’immobile non sia strumentale.

Come ottenere la detrazione

Ai fini dell’accesso al bonus, è obbligatorio effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, ovvero un bonifico bancario o postale che riporti in causale il riferimento alla norma (art. 16-bis del DPR 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA del fornitore o dell’installatore.

Inoltre, è necessario conservare la documentazione tecnica e fiscale, incluse fatture e ricevute, per esibirla in caso di controlli ed inserirla nella dichiarazione dei redditi, nella quale vanno indicati anche i dati catastali dell’immobile.

Scadenza e cumulabilità con altri bonus

È possibile usufruire del Bonus Sicurezza fino al 31 dicembre 2025: la data da considerare è quella del pagamento, non quella dell’installazione.

Questo incentivo, cumulabile con altre agevolazioni fiscali (purché riferite a spese distinte e documentate) si inserisce in un contesto normativo che valorizza la prevenzione e l’adozione di tecnologie affidabili per la protezione dei beni e delle persone.

L’integrazione di sistemi di sicurezza, infatti, rappresenta oggi un aspetto fondamentale nella tutela del patrimonio immobiliare, ed è sostenuta da una normativa fiscale chiara, accessibile e assolutamente compatibile con altre forme di incentivazione fiscale.

Autore
Il Vostro Giornale

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