Bonus mamme, ecco entro quando fare domanda e chi può ottenerlo

  • Postato il 2 dicembre 2025
  • Di Panorama
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La finestra utile per richiedere il bonus mamme 2025 sta per chiudersi. L’agevolazione, un contributo mensile da 40 euro per le lavoratrici con almeno due figli e redditi entro i 40mila euro l’anno, può essere richiesta fino al 9 dicembre 2025. L’INPS ha aggiornato il proprio manuale digitale inserendo anche una sezione dedicata alle FAQ, viste le tante richieste per dubbi delle cittadine. Il contributo, erogato in un’unica soluzione a dicembre, può arrivare fino a 480 euro annui, totalmente esentasse e senza impatto sul calcolo dell’ISEE. E nel 2026, se verrà approvato in Manovra, passerà a 60 euro al mese, per un totale di 720 euro annui.

Bonus mamme: domande online fino al 9 dicembre 2025. Per alcune lavoratrici il 31 gennaio 2026

La versione 2025 del bonus mamme non è come in passato un esonero dai contributi, ma un contributo diretto, versato dall’INPS dopo la verifica dei requisiti e senza il passaggio tramite il datore di lavoro. La vecchia formula resta in vigore solo per un gruppo circoscritto di destinatarie: le dipendenti con almeno tre figli e contratto a tempo indeterminato, per le quali continua ad applicarsi l’azzeramento dei contributi previsti dalla precedente Legge di Bilancio.
Per tutte le altre lavoratrici, la procedura è completamente telematica. Il bonus matura per ogni mese lavorato da gennaio a dicembre 2025, purché il rapporto sia attivo: sono esclusi i periodi di sospensione, mentre continuano ad essere utili i mesi coperti da maternità o congedo parentale. Il pagamento avviene in un’unica soluzione a dicembre, compatibilmente con la data di invio della richiesta.
Esiste inoltre una seconda scadenza. Le madri che maturano i requisiti dopo il 9 dicembre, per esempio perché il secondo o terzo figlio nasce nelle ultime settimane dell’anno, avranno tempo fino al 31 gennaio 2026 per presentare domanda, con erogazione prevista a febbraio.

Requisiti: chi ha diritto al bonus mamme 2025

Il bonus spetta alle lavoratrici che, nel corso del 2025, rientrano in una delle categorie ammesse: dipendenti (incluse le forme di lavoro flessibile come somministrazione e intermittente), autonome, professioniste iscritte alle casse previdenziali o alla Gestione separata. L’unica esclusione riguarda il lavoro domestico. Per poter fare domanda bisogna avere due figli, se il minore non ha ancora compiuto dieci anni, oppure tre o più figli, se il più piccolo è sotto i diciotto anni. Rientrano anche i figli adottivi o in affidamento preadottivo, mentre non sono considerati quelli per cui è cessata la responsabilità genitoriale.
Fondamentale è anche il limite reddituale: il reddito complessivo da lavoro non deve superare i 40mila euro annui. Non ci sono limiti di ISEE. Le mamme lavoratrici “autodichiarano” i requisiti nel fare domanda e in caso di dichiarazioni false è prevista la revoca del beneficio e il recupero delle somme, con relativa segnalazione all’autorità giudiziaria.

Bonus mamme lavoratrici: come fare domanda all’INPS e le novità per il 2026

Per fare domanda le lavoratrici possono accedere ai servizi online INPS tramite SPID, CIE, CNS o eIDAS, seguendo il percorso dedicato ai sostegni per i genitori. Una volta effettuata l’autenticazione, si viene indirizzate al Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche, dove si compila il modulo digitale inserendo i dati su figli, reddito e posizione lavorativa. È possibile scegliere l’accredito su conto corrente o il bonifico domiciliato. Se si ha bisogno di fare domanda con l’aiuto di qualcuno ci sono il Contact Center multicanale e i patronati, che offrono supporto nella compilazione della domanda.
E per il 2026? La Manovra in via di approvazione in Parlamento prevede il passaggio a 60 euro mensili. La misura strutturale di esonero parziale dei contributi per le madri lavoratrici sembra rinviata al 2027.

Autore
Panorama

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