Bonus genitori separati, in arrivo il contributo per chi ha figli a carico e deve pagarsi un affitto

Il bonus genitori separati o divorziati è un contributo per sostenere le spese di affitto. Partirà dal prossimo 1° gennaio ed è una delle novità previste dal ddl di Bilancio, che crea un fondo da 20 milioni di euro per sostenere le famiglie che stanno attraversando dei periodi di fragilità finanziaria. E, soprattutto, con l’intento di dare una mano a quanti fanno fatica a far fronte alle spese per l’alloggio.

Bonus genitori separati, a chi è destinato

Il bonus genitori separati è destinato a madri e padri che non hanno conservato l’assegnazione della casa familiare e, da un punto di vista strettamente fiscale, hanno a carico figli con un’età inferiore a 21 anni. Siamo davanti ad una precisazione rilevante, perché aiuta a restringere la categoria di genitori a cui è destinato il contributo, che oltre ad essere divorziati si trovano in una posizione finanziaria debole. Quanti sono costretti ad abbandonare l’abitazione coniugale, infatti, si trovano nella situazione di dover trovare un nuovo alloggio, ma allo stesso tempo devono contribuire al sostentamento dei figli.

Ma che cosa si intende per figli a carico? Sono quelli che, in base alla normativa fiscale, non superano alcuni limiti di reddito individuale: devono avere un reddito annuo inferiore a 4.000 euro al lordo degli oneri deducibili.

Come deve essere richiesto il contributo

Le modalità operative attraverso le quali verrà attuato il bonus saranno delineate attraverso un apposito decreto, che verrà emanato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze. Nel provvedimento verranno specificati, in modo dettagliato, i criteri per accedere, le procedure per inoltrare le domande, le somme che verranno effettivamente riconosciute ai richiedenti e le soglie reddituali per poter richiedere il contributo.

Stando alle prime indiscrezioni il sistema si dovrebbe basare su un modello a domanda: questo significa che i genitori interessati ad ottenerlo dovranno presentare un’istanza formale di richiesta, alla quale dovranno essere allegati i documenti utili a dimostrare quale sia la propria condizione economica.

Come verrà erogato

Deve essere chiarito anche in quale forma verrà erogato: il contributo potrebbe concretizzarsi in un versamento una tantum o con periodicità regolare o come un’agevolazione fiscale in grado di ridurre il peso delle imposte che il genitore deve versare.

L’intervento dovrà rispettare il tetto di spesa stabilito in 20 milioni di euro annui e dovrebbe attestarsi a 800 euro al mese, se dovesse essere confermato l’importo erogato in passato.

Ufficialmente il nuovo contributo dovrebbe partire dal prossimo 1° gennaio 2026, ma non è detto che le richieste possano essere inviate fin da inizio anno. È necessario attendere la pubblicazione del decreto attuativo, che è atteso nel corso dei primi mesi del prossimo anno.

Quali documenti saranno necessari

Dato che il contributo sarà erogato fino ad esaurimento fondi, è bene prepararsi fin da subito per presentare la domanda. I documenti da raccogliere per accedere al bonus genitori separati sono la sentenza di separazione o divorzio, l’attestazione di pagamento dell’affitto della nuova abitazione, i documenti fiscali dei figli a carico e l’Isee aggiornato.

Riuscire ad avere la documentazione a disposizione il prima possibile permetterà di inoltrare la richiesta del contributo velocemente e aumentare le possibilità per ottenerlo, dato che il fondo si potrebbe esaurire rapidamente.

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Il Fatto Quotidiano

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