Bonus gas, Regione Basilicata sotto accusa

  • Postato il 24 agosto 2025
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Bonus gas, Regione Basilicata sotto accusa

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Il presidente della Regione Bardi ha convocato le compagnie ma potrebbe non bastare: si acuisce la bufera sui conguagli per il Bonus Gas in Basilicata


«Continuano a emergere situazioni paradossali nella gestione del cosiddetto Bonus gas regionale». Lo ha dichiarato il consigliere regionale Piero Marrese. «Molte famiglie lucane stanno ricevendo in questi giorni bollette di conguaglio da parte delle compagnie di fornitura, con ricalcoli retroattivi sui consumi del 2023 e conseguente richiesta di restituzione del contributo percepito. Il motivo? I consumi effettivi si sono rivelati inferiori a quelli stimati, e quindi non conformi ai parametri fissati dalla delibera regionale. Una logica che definire assurda è dire poco».

Marrese ha sottolineato come questa impostazione premi chi consuma di più, penalizzando invece le famiglie che hanno adottato comportamenti virtuosi, riducendo sprechi e consumi. «Il principio su cui dovrebbe basarsi una misura di sostegno come questa è quello di aiutare tutte le famiglie lucane ad affrontare il caro-energia, senza distinguere tra chi consuma di più e chi, responsabilmente, consuma di meno. Oggi invece accade l’esatto contrario: il messaggio che si trasmette è che conviene sprecare, non risparmiare».

Il consigliere regionale annuncia di aver presentato una interrogazione consiliare alla Giunta per chiedere un intervento urgente da parte della Regione. In particolare chiede che siano rivisti i criteri applicativi della misura e sia garantita maggiore chiarezza e trasparenza nella gestione dei contributi. «Non si può scaricare sui cittadini il peso di delibere poco eque, né alimentare confusione e sfiducia. È indispensabile fare subito chiarezza per tutelare le famiglie lucane e garantire un uso corretto e giusto delle risorse regionali. La rateizzazione dei conguagli è un mero palliativo, anche perché già prevista dalla normativa e dalle società fornitrici. In questo momento, in attesa di un quadro normativo chiaro e definito, sarebbe opportuna la sospensione dei conguagli per venire incontro a famiglie e consumatori».

LEGGI ANCHE: Le famiglie lucane e il labirinto dei conguagli per il gas

Sul tema, è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo: «La toppa è decisamente peggio del buco. Dopo mesi di silenzi, opacità e pasticci normativi, il presidente Bardi si precipita, finalmente, a convocare le compagnie energetiche per rinegoziare la questione dei conguagli legati al Bonus Gas. Come se in tutti questi mesi, in cui la Giunta regionale ha modificato più volte i disciplinari attuativi della misura, non si fosse accorta delle conseguenze che le sue stesse scelte avrebbero inevitabilmente prodotto».

«Ricordiamo che è stata proprio la Giunta Bardi, con la Delibera n. 163/2025, a porre espressamente a carico delle compagnie gli importi non recuperati dai conguagli, aprendo così la strada a un inevitabile scaricabarile sui cittadini. Oggi i lucani si vedono recapitare bollette con importi da restituire per il solo fatto di aver consumato meno gas del previsto. È surreale: colpevoli di aver risparmiato energia, puniti per efficienza o semplicemente per aver avuto un inverno più mite».

«Ancora più grave – ha proseguito – è il maldestro tentativo di scaricare le colpe sugli operatori energetici, ma la verità è sotto gli occhi di tutti. È stato Bardi, insieme all’allora assessore Latronico, a costruire una misura tutta elettoralistica, concepita per dare l’illusione, in piena campagna elettorale, che le bollette sarebbero state azzerate. Una misura nata male, che ha generato disparità di trattamento tra i cittadini, speculazioni nel mercato energetico, e buchi nei conti della Regione».

«Da mesi – ha concluso – siamo impegnati in una rigorosa operazione verità sul Bonus Gas, e non ci fermeremo fino a quando Bardi non avrà chiarito pubblicamente e formalmente come sono stati spesi, fino all’ultimo centesimo, centinaia di milioni di euro di risorse pubbliche già bruciati per una misura che ha tradito le promesse fatte ai lucani. La politica può sbagliare, ma ha il dovere di ammettere i propri errori. Bardi e i suoi governi sono gli unici responsabili di questa scellerata gestione».

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