Bonus, detrazioni e incentivi previsti per la sostituzione della vecchia caldaia

  • Postato il 17 gennaio 2025
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  • Di Genova24
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Generico gennaio 2025

I primi freddi e la necessità di accendere i riscaldamenti hanno riservato a molte famiglie liguri una brutta sorpresa: la vecchia caldaia che non funziona più e ha bisogno di essere sostituita. La prima buona notizia è che rivolgendosi a rivenditori specializzati si possono trovare modelli di caldaie Ferroli e di altre marche con un ottimo rapporto qualità prezzo e che ammortizzano cioè, almeno nel medio periodo, una spesa per l’acquisto di una nuova caldaia che raramente è inferiore ai cinquecento euro. L’altra buona notizia è che si può approfittare di vari bonus e incentivi per risparmiare sulla sostituzione della caldaia: scopriamo insieme quali.

Con l’ecobonus si risparmia fino al 50% sul rinnovo della caldaia

Il cosiddetto ecobonus è la prima misura di cui si può approfittare per risparmiare sulla spesa per la sostituzione della caldaia: questa misura prevede una detrazione Ires e Irpef del 50% – da suddividere in 10 rate annuali dello stesso importo – per le spese effettuate per rendere più efficiente dal punto di vista energetico l’edificio. Va da sé, quindi, che si può sfruttare l’ecobonus solo per l’acquisto dei modelli caldaie Ferroli più avanzati come quelli a condensazione, la soluzione più comune oggi per il riscaldamento domestico. L’ecobonus 2025 copre sia le spese per l’acquisto della caldaia, sia quelle per l’installazione e gli eventuali lavori di adeguamento dell’impianto, ma è applicabile solo a edifici e immobili già esistenti.

Risparmiare sulla spesa per la nuova caldaia con bonus ristrutturazione, superbonus e conto termico

Requisiti e condizioni sono simili anche per godere del bonus ristrutturazione sulla sostituzione della caldaia: ossia scegliendo modelli di caldaie Ferroli o di altre marche di ultima generazione, di classe energetica A o superiore, che migliorino il profilo energetico dell’immobile si può godere di una detrazione di fino al 50% delle spese. In questo caso è previsto un limite massimo di 96 mila euro a unità immobiliare. Il bonus si applica a proprietari, condomini, inquilini, comodatari che abbiano sostenuto le spese.

Chi ha avviato i lavori di installazione della nuova caldaia entro lo scorso 15 dicembre 2024 può godere ancora del superbonus che prevede detrazioni fino al 65%. I requisiti sono, però, più stringenti rispetto a quelli delle misure precedenti: non solo è necessario che la caldaia sia almeno di classe energetica A, ma il rinnovo della caldaia deve essere a corredo di altre opere ritenute principali (isolamento termico, riqualificazione dell’immobile, eccetera) e che interessino le parti comuni di condomini o edifici plurifamiliari (con almeno 2-4 unità immobiliari).

Ci sono, infine, i contributi a fondo perduto del conto termico che permettono di risparmiare sulla sostituzione della vecchia con nuovi modelli di caldaie Ferroli o di altre marche. Approfittando di questa misura si può recuperare direttamente tra il 40% e il 65% della spesa sostenuta per l’acquisto di una caldaia a condensazione o ibrida (fino a 5 mila euro il rimborso avviene in una sola tranche, per importi superiori lo stesso è rateizzato).

Le novità europee per chi acquista o sostituisce la caldaia

Tutte le misure citate tengono conto di quella che gli addetti ai lavori considerano la principale novità del settore: l’Unione europea ha da poco deciso, infatti, lo stop agli incentivi sull’acquisto di caldaie a gas allo scopo di ridurre il consumo energetico residenziale. Applicando bonus e detrazioni solo all’acquisto di caldaie a condensazione si mira a migliorare l’efficienza energetica degli stati membri nel breve periodo, ragione per cui dal 2040 sarà del tutto vietato anche installare nuove caldaie a gas negli edifici.

Autore
Genova24

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