Bologna-Inter, moviola: perché il Var è stato lunghissimo sul mani di Bisseck, l’errore di Chiffi, la beffa per Zielinski
- Postato il 20 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Daniele Chiffi, la scelta per Bologna-Inter, è nato a Padova il 14 dicembre 1984: ha iniziato ad arbitrare nel 2002 e dopo gli anni di gavetta nelle serie minori raggiunge la Lega Pro nel 2011. Fisico slanciato e forte personalità, lo sport ha sempre fatto parte della sua vita: da ragazzo ha praticato atletica, con una discreta carriera da mezzofondista, specializzato nei 400 e 800 metri. Per lavoro è un ingegnere gestionale. La prima direzione in Serie A di Daniele Chiffi risale all’11 maggio 2014: arbitra Sampdoria-Napoli finita 2-5. Nella scorsa stagione era stato molto altalenante in avvio ma poi si era ripreso tornando ad essere tra i più affidabili. Vediamo come se l’è cavata ieri il fischietto patavino.
- I precedenti di Chiffi con Bologna e Inter
- L’arbitro non ha ammonito giocatori
- Bologna-Inter, i casi da moviola
- La sentenza di Cesari
I precedenti di Chiffi con Bologna e Inter
Con il fischietto patavino 18 precedenti con l’Inter (10 vittorie nerazzurre, 6 pareggi e 2 ko), 9 incroci col Bologna (2 vittorie rossoblù, 3 pareggi e 4 sconfitte).
L’arbitro non ha ammonito giocatori
Coadiuvato dagli assistenti C.Rossi e Montemurato con Dionisi IV uomo, Maresca al Var e Pezzuto all’Avar, l’arbitro non ha ammonito alcun giocatore
Bologna-Inter, i casi da moviola
Questi gli episodi dubbi della gara. Regolare il gol lampo dell’Inter con Thuram dopo 2 minuti. Al 15′ da Barella a Thuram, che appoggia poi per Bonny prima del tiro alto di Bastoni. Chiffi lascia concludere l’azione e solo successivamente, su indicazione dell’assistente, segnala il fuorigioco dell’attaccante nerazzurro. Decisione errata: Thuram era in posizione regolare. Al 30’ il Bologna reclama un calcio di rigore per un tocco di mano di Bisseck che, nel tentativo di colpire di testa, devia involontariamente il pallone con il braccio destro. Chiffi lascia correre, ma viene richiamato al monitor dal VAR. Si valuta anche una possibile spinta di Castro ai danni di Bisseck, ma non c’è niente, c’è invece la mano del difensore tedesco che aumenta il volume del corpo.
Dopo la revisione Chiffi concede il penalty, trasformato da Orsolini. Al 56′ Bonny cade in area dopo un contatto con Heggem: per Chiffi è rigore e Zielinski si presenta dal dischetto per calciare, ma il VAR interviene ancora. Dopo l’on field review, l’arbitro torna sui suoi passi e revoca il penalty. Dopo 5′ di recupero finisce 1-1 e si va ai rigori dove la spunta il Bologna col rigore decisivo di Immobile.
La sentenza di Cesari
A fare chiarezza sui casi dubbi della gara è Graziano Cesari. L’esperto di Mediaset, su Italia1, parte dal rigore concesso al Bologna: “C’è questo contatto col braccio che Chiffi non può vedere assolutamente dalla sua posizione. Deve per forza intervenire il Var. È chiaro che è stato un Var molto lungo, stavano vedendo se c’era un contrasto tra le braccia di Castro e Bisseck. Probabilmente hanno guardato anche se prima colpiva di testa e poi di braccio. Bisseck cerca l’intervento di testa ma liscia il pallone e il braccio è larghissimo e fuori dalla sagoma. Revisione giustissima, Bisseck era anche ultimo uomo, ci sono tante componenti. Una situazione fatta molto bene dal Var”.
Sul penalty revocato all’Inter dice: “Vedete il contatto in area su Bonny, l’arbitro è lontano poi arriva e indica il rigore, parte troppo lontano e non vede nulla. La revisione dura 16”, Bonny non difende la palla, non si fa così, era fallo di Bonny. L’arbitro dice: ho sbagliato, non c’è nessun fallo e questo va in controtendenza con quanto fischiato in Milan-Sassuolo quando non venne dato rigore al Sassuolo per l’intervento su Cheddira. Quindi 7 al Var e un po’ meno all’arbitro”.