Bollette, la svolta: indiscrezioni, così il governo può disinnescare il salasso
- Postato il 27 febbraio 2025
- Di Libero Quotidiano
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Bollette, la svolta: indiscrezioni, così il governo può disinnescare il salasso
Il nodo sono le risorse. Perché per finanziare gli interventi a favore di famiglie e imprese contro il caro -energia serve (almeno) un miliardo in più. I tecnici del Ministero dell'Economia e dell'Ambiente hanno consegnato al governo un pacchetto di misure dal valore superiore a 3 miliardi di euro. Ma i fondi recuperati finora si fermano intorno ai 2 miliardi. Senza somme aggiuntive, il rischio è che l'intervento risulti poco incisivo. E nelle ultime ore nella maggioranza si sta facendo strada anche un obiettivo più ambizioso: arrivare a 5 miliardi con aiuti estesi per un anno e non solo per i prossimi sei mesi, come era trapelato nei giorni scorsi. Insomma, questione di soldi.
Da qui la decisione di Giorgia Meloni di rinviare a venerdì il Consiglio dei ministri che ieri avrebbe dovuto licenziare il decreto bollette. Non a caso è stata la stessa premier a definire «non soddisfacente» il provvedimento che si stava profilando e a chiedere al titolare del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, e a quello dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, di «approfondire» ulteriori misure, per dare una «risposta più efficace» a famiglie e imprese. «Ora litigano anche tra di loro sulle misure, non hanno idea di che fare» ha attaccato il leader del M5s Giuseppe Conte. Il punto è che gli interventi studiati dai tecnici dei due ministeri sono troppo costosi: i due miliardi reperiti non sono sufficienti a finanziarli, a meno di non ridurne la portata o la durata temporale rispetto ai sei mesi preventivati.
Le ipotesi sul tavolo sono diverse. Al momento appare sicura l'estensione del bonus sociale, alzando la soglia Isee che permette di accedervi da 9.530 euro a 15mila (e da 20 a 30mila euro per le famiglie con almeno quattro figli). Da sola, questa misura, che vale 1,3 miliardi di euro, consentirebbe a 5,8 milioni di nuclei di godere del bonus. Nel decreto dovrebbe trovare spazio poi l'azzeramento del differenziale di prezzo di circa due euro tra il Ttf, la borsa del metano olandese, e il Psv italiano. Il costo dell'intervento non è esorbitante, si parla di qualche centinaio di milioni, ma in questo modo (il prezzo dell'elettricità è legato a quello del metano) si produrrebbero per i consumatori risparmi per 1,3 miliardi di euro. Per le imprese, invece, si ragiona sul potenziamento del cosiddetto energy release, che dà la possibilità alle aziende energivore di acquistare elettricità a prezzi calmierati.
I fondi potrebbero arrivare dalla proroga delle concessioni idroelettriche in scadenza con obbligo di cedere al Gse (Gestore dei servizi energetici) i diritti su una quota di energia prodotta e dalla stretta sugli operatori che caricano in bolletta extracosti o non erogano gli sconti dovuti. Il prolungamento delle concessioni è subordinata alla presentazione di un piano di investimenti che dovrà ricevere l'approvazione del ministero dell'Ambiente e dell'Arera (l'autorità dell'energia). Come previsto dall'ultima legge di Bilancio, l'eventuale maggior gettito generato dalla proroga deve essere destinato «prioritariamente alla riduzione dei costi energetici delle utenze domestiche e non domestiche». Altri 600 milioni potrebbero venire recuperati dalle aste sui permessi per inquinare (Ets) che le imprese devono comprare per poter produrre. Intanto, dalla maggioranza si tenta di minimizzare lo screzio di lunedì tra Meloni e Giorgetti (e raccontato dal Corriere della Sera) sul rinvio del Consiglio dei ministri.
«Non c'è nessun caso, nessuna sfiducia nei confronti di nessun ministro» ha detto il presidente della Commmissione Finanze della Camera, Marco Osnato. «Diciamo solamente che le risorse da mettere in campo devono essere importanti e ben finalizzate per cui c'è un approfondimento» ha sottolineato l'esponente di Fdi, aggiungendo: «Non mi pare sia una cosa sconveniente cercare di arrivare con un provvedimento il più esaustivo possibile per affrontare questa stagione difficile dal punto di vista energetico». «È chiaro» ha concluso «che questo sulle bollette può essere un doveroso provvedimento per tamponare l'emergenza, ma siamo sicuri che nelle prossime ore ci sarà anche qualcosa di più importante che vada ad agire a medio termine per trovare una risposta più definitiva al problema». Anche dalle parti del Carroccio si sottolinea la necessità di aumentare le risorse per il provvedimento. «Come Lega stiamo lavorando al decreto che andrà venerdì in Consiglio dei ministri», con misure «per oltre 3 miliardi» ha spiegato il presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Alberto Gusmeroli. «Abbiamo il miglior ministro dell'Economia al mondo, Giorgetti, come è stato detto, siamo in ottime mani» ha aggiunto il leghista.
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