Bolla di gas su Taranto, aria irrespirabile: “Chiudete le finestre”. Cosa è successo
- Postato il 6 novembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Taranto si è svegliata avvolta da un forte e persistente odore di gas, avvertito sin dalle prime ore del mattino in diversi quartieri. Le prime segnalazioni sono giunte dai residenti di Lama e San Vito, ma in breve tempo le chiamate ai vigili del fuoco e ai carabinieri si sono moltiplicate, arrivando anche dal centro cittadino e dal porto.
Come riporta TarantoToday, il portale di Arpa Puglia dedicato al monitoraggio della qualità dell’aria continuava a indicare valori compresi tra “ottimo” e “buono”, nonostante l’odore fosse chiaramente percepibile in gran parte della città. La situazione ha generato forte preoccupazione tra i cittadini, che si sono riversati sui social per segnalare l’anomalia e chiedere spiegazioni alle autorità.
Le prime indagini: “Proviene dalla rada di Mar Grande”
Le autorità comunali hanno immediatamente avviato verifiche per individuare l’origine del fenomeno. Secondo una nota ufficiale, “le emissioni sembrerebbero provenire dalla rada di Mar Grande e sarebbero state trasportate verso terra dai venti delle ultime ore”.
Il Comune ha invitato la popolazione alla prudenza, raccomandando di chiudere le finestre e limitare l’esposizione fino a nuovi aggiornamenti. “Siamo in costante contatto con gli enti competenti per accertare l’origine del fenomeno e seguirne l’evoluzione”, ha spiegato l’amministrazione comunale, che ha attivato un monitoraggio continuo della situazione.
L’assessora Fulvia Gravame ha inoltre invitato i cittadini a compilare il modulo di segnalazione disponibile sul sito di Arpa Puglia: “Abbiamo chiesto ad Arpa di individuare la causa e fornirci tutte le informazioni in suo possesso. La raccomandazione principale resta quella di chiudere le finestre e limitare l’esposizione”.
Navi e verifiche nella rada di Mar Grande
Dai primi riscontri, nella rada di Mar Grande risultano presenti due petroliere battenti bandiera liberiana e la nave cisterna italiana “Allegra”, specializzata nel trasporto di sostanze chimiche liquide. Gli esperti non escludono che una di queste imbarcazioni possa essere all’origine delle esalazioni percepite a terra.
“Nelle prossime ore saranno effettuati nuovi approfondimenti per individuare con precisione le cause dell’episodio e coordinare tutte le azioni necessarie a prevenire il ripetersi di simili situazioni”, ha assicurato il Comune in una nota ufficiale.
L’amministrazione ha infine ribadito che la cittadinanza sarà aggiornata tempestivamente sugli sviluppi dell’indagine, mentre Arpa Puglia continua a raccogliere campioni e dati per determinare la natura esatta dell’odore che ha invaso Taranto.
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