Bocciata a 12 anni per le troppe assenze, ma il Tar la promuove: “Alle medie la regola è la promozione”
- Postato il 15 settembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Una studentessa di 12 anni dell’Istituto comprensivo San Giuseppe di Copertino di Lecce è stata bocciata per le troppe assenze. Il consiglio di classe, infatti, ha deciso di farle ripetere la seconda media. Nel corso dell’anno scolatisco, però, la ragazza era stata colpita da gravi problematiche di salute. Eppure, durante gli scrutini, i docenti si erano resi conto che, sommando assenze, entrate posticipate e uscite anticipate, la studentessa aveva superato i 90 giorni lontana dalla scuola. Per questo motivo, in automatico, hanno deciso di bocciarla. Dal loro punto di vista non c’era abbastanza materiale per poter garantire un esame congruo e completo del profilo della studentessa. “Le pochissime valutazioni presenti corrispondono a parziali e limitatissimi momenti in cui è stato possibile valutarla”. La giustificazione ufficiale dei professori, però, non ha per nulla convinto i genitori della ragazza, che anzi hanno deciso di fare appello al Tar.
La decisione del Tar
I genitori della studentessa bocciata hanno riferito ai giudici che la scuola aveva mancato di comunicare alla famiglia il rischio di bocciatura di fronte alle ripetute assenze. Inoltre, i genitori hanno accusato i docenti di non aver in alcun modo tenuto in considerazione le ottime valutazioni che la ragazza aveva raccolto durante i giorni di presenza, mancando anche di soprassedere sulle pochissime insufficienze della ragazza. Alla fine i giudici hanno dato pienamente ragione ai genitori della studentessa, sottolineando nella sentenza come per legge la non ammissione alle medie debba essere “debitamente e fortemente motivata”. “Nella scuola media la regola è la promozione: bocciature solo in casi eccezionali”. Con questa motivazione il Tar ha accolto il ricorso presentato dai genitori.

Per procedere alla bocciatura ci devo essere delle gravi mancanze nella preparazione, che possano essere recuperate “solo in un più ampio periodo scolastico”. I genitori hanno poi sottolineato che “il comportamento in classe dell’alunna è sempre stato adeguato, come risulta dai giudizi in condotta alla luce di quanto rilevato”. Dopo la decisione del Tar, la scuola ha dovuto fare marcia indietro procedendo a un nuovo scrutinio. La studentessa, invece, ha già avuto libero accesso all’ultimo anno di scuola media.
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