Binotto scippa Ferrari, ma il motore 2026 della Rossa non ha problemi
- Postato il 11 settembre 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Da qualche tempo, Ferrari si trova all’interno di una fase di transizione. L’addio di alcuni tecnici importanti, però, è il naturale epilogo dopo anni di collaborazioni proficue arrivate al loro termine. Binotto ne approfitta e rimpolpa Audi, ma il Cavallino Rampante è sicuro di farsi trovare pronto per il 2026, dove a livello propulsivo conta di sfoderare un motore competitivo per il nuovo regolamento.
Binotto acquisisce credibilità e strappa tecnici alla Rossa
Il buon Mattia. In occasione del Gran Premio del Belgio abbiamo avuto il piacere di cenare con Pirelli. Tra i presenti c’era pure Binotto, molto stimato nell’ambiente. Oltre alla simpatia e alla disponibilità a fare due chiacchiere lontano dai microfoni, l’ingegnere nato a Losanna godeva di ottima stima tra colleghi e addetti ai lavori presenti. Impressione già verificata in altre tappe europee e confermata quella sera.
Da quando l’ex team principal della Ferrari è arrivato alla Sauber, il personale non è praticamente cambiato, mentre i risultati hanno preso un’impennata verso l’alto non indifferente. E non parliamo solo dell’ingaggio di Bortoleto, senza dubbio scelta più che azzeccata, ma bensì della capacità di Mattia di riorganizzare una scuderia alla deriva tramite la grande esperienza maturata a Maranello.
Avendo carta bianca, Binotto ha potuto agilizzare diversi procedimenti e soprattutto allestire e pianificare una visione sul weekend di gara decisamente più proficua. Senza contare la capacità di porre i quesiti corretti agli ingegneri per ottimizzare il lavoro in fabbrica e progredire costantemente. Proprio quello che voleva Audi quando ha scelto di affidargli le redini del progetto tedesco in Formula 1.
Addio alla Ferrari
Dopo il licenziamento subito per cause note, Mattia è tornato in auge. La sua attendibilità è cresciuta parecchio nell’ultimo anno solare e anche per questo le sue richieste di collaborazione vero altri tecnici di valore hanno credito. Per questo, a fine stagione, Wolf Zimmerman è pronto a trasferirsi a Hinwil per seguire il progetto Audi. Il suo vice, Lars Schmidt, era già partito sempre per rafforzare i tedeschi.
Parliamo di due pedine di alto valore che fornirono un supporto decisivo nelle prime fasi dell’era turbo ibrida alla Rossa che all’epoca si fece trovare del tutto impreparata. Enrico Gualtieri resta saldo al comando, e per quanto ci riguarda sarà in grado di sopperire alla perdita dei due tecnici. Va detto che in entrata sono arrivati diversi motoristi provenienti dal polo tecnologico di Viry-Chatillon, gestito dalla ex Renault.
Mattia ha messo in ghiaccio un colpo importante, in quanto sa bene che il prossimo ciclo regolamentare vedrà cambi drastici nelle unità di potenza. Ovviamente, l’innesto di Zimmermann sarà decisivo nelle fasi di sviluppo, considerando che un eventuale ritardo competitivo della casa dei 5 anelli potrà essere corretto grazie alle nuove norme della FIA che comprendono l’ADO, opportunità di sviluppo e aggiornamento.
La nuova power unit italiana non ha problemi
Le considerazioni finali a margine dei fatti non prevedono uno scenario dove il reparto motori del team di Maranello sia in difficoltà. Le notizie relative a presunti problemi inerenti il motore endotermico, nello specifico sulla camera di combustione per aver adottato alternative aggressive a livello tecnico, sono assolutamente prive di ogni fondamento. Il lavoro al riguardo procede sulla giusta strada.
Pensare che prima Lars Schmidt e poi Wolf Zimmermann siano partiti per abbandonare un progetto alla deriva e senza soluzioni a breve termine è pura fantasia. Al contrario, all’interno della GES c’è parecchia fiducia sul propulsore italiano, grazie alla grande esperienza accumulata nell’ultimo lustro. Attendiamo la pista, pertanto. Nel mentre, un bravo a Binotto che sta modellando Audi verso un futuro competitivo.