Binaghi vuole più "tennis free" e non si accontenta: "La nuova delibera? Entrerà in vigore troppo tardi"

  • Postato il 28 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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È una “guerra santa”, per dirla alla maniera di Angelo Binaghi. Che non ne può più di vedere il tennis relegato unicamente sulle pay tv, salvo rare eccezioni. “Ci sono milioni di italiani in balia della lobby delle tv a pagamento titolari dei diritti televisivi”, ha ribadito una volta di più il numero uno federale, che ha commentato con una carta soddisfazione il nuovo elenco degli eventi di rilevanza nazionale stilato dal Mimit, e che ha passato dopo mesi di attesa il vaglio anche dell’Unione Europea. Solo che il nuovo regolamento entrerà in vigore al termine degli attuali contratti in essere tra ATP e WTA e broadcaster, e di fatto bisognerà attendere dai 3 ai 5 anni prima di passare dalle parole ai fatti.

Una vittoria a metà: “Un buon segnale per lo sport italiano, però…”

È proprio questa la critica principale mossa da Binaghi al provvedimento: quando potrà entrare realmente in vigore, magari la spinta del tennis italiano ai vertici delle classifiche mondiali si sarà un po’ affievolita (esaurita del tutto è improbabile, ma restare a questi livelli non sarà semplice).

“Il provvedimento, se da un lato segna il riconoscimento di un diritto sacrosanto, ormai imprescindibile, che è stato guadagnato sul campo dai nostri giocatori a suon di risultati e richiesto a furor di popolo dall’enorme passione dei telespettatori italiani, dall’altro nega questo stesso diritto per i prossimi 4-5 anni che, dati alla mano, dovrebbero essere proprio quelli per i quali l’esigenza è nata e sarà più evidente. Per questo dico che così come concepito il provvedimento è clamorosamente svuotato di efficacia”.

Binaghi però apprezza lo sforzo profuso dagli operatori delle comunicazioni. “Di suo l’aggiornamento degli eventi di particolare rilevanza sociale è una buona notizia per tutto lo sport italiano, non solo per il tennis. È una misura che pone il nostro Paese finalmente al passo con gli altri paesi europei: come FITP auspicavamo da tempo tutto questo ed è il motivo per il quale ci siamo battuti con convinzione”.

Il nodo dei diritti in essere: la norma non può aggirarli

La nuova lista di eventi presenti nel decreto partirà soltanto al termine dei contratti attualmente in essere. Fino al 2028 Sky s’è garantita l’esclusiva di tutti i tornei ATP 250 e 500, oltre che quella che già deteneva dei Masters 1000, mentre per ciò che riguarda Wimbledon il contratto scadrà nel 2030.

Warner Bros.Discovery, della cui galassia fa parte Eurosport, a sua volta detiene in esclusiva i diritti di Australian Open e Roland Garros fino al 2030. Quando si potrà vedere più tennis free, Sinner avrà quasi 30 anni, Musetti 28 e Berrettini sarà vicino ai 35 anni. Magari nel frattempo saranno emersi nuovi talenti (molti puntano su Federico Cinà, oggi poco più che 18enne). Della nuova lista fanno parte semifinali e finali degli slam, delle ATP Finals e delle WTA Finals, dei Masters 1000 e dei WTA 1000, con italiani o italiane in campo. Ma come detto, fino al 2029/2031 con limitazioni evidenti.

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Virgilio.it

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