Binaghi e Manfredi presidenti vincenti: tennis e volley fanno grande l'Italia ma nel CONI sono all'opposizione

  • Postato il 30 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Tutto quel che toccano trasformano in oro: Angelo Binaghi e Giuseppe Manfredi sono i nuovi Re Mida dello sport italiano, con tennis e pallavolo che negli ultimi anni hanno visto aumentare esponenzialmente i tesserati (+266% per gli amanti della racchetta rispetto all’era pre Covid, +40% per quelli del volley), oltre a conquistare titoli in ogni angolo del mondo. Eppure loro, nel governo dello sport italiano, guarda a caso si trovano all’opposizione. Perché sostenevano apertamente Luca Pancalli, il candidato uscito sconfitto dal confronto con Luciano Buonfiglio (il candidato portato dal presidente uscente Malagò) nella corsa alla presidenza del CONI. Anche questa, un’anomalia tutta italiana.

Binaghi da sempre in lotta col CONI. Ma è la FIGC la vera rivale…

Assieme a Paolo Barelli, gran capo del mondo del nuoto, Binaghi e Manfredi hanno provato a portare avanti il fronte che ha ricevuto anche il benestare da parte dell’attuale Ministro dello Sport, Andrea Abodi. E sebbene la “spallata” non sia riuscita, con Pancalli che s’è fermato a 34 voti contro i 47 raccolti da Buonfiglio, i presidenti delle due federazioni ad oggi più vincenti dello sport italiano hanno tirato dritto per la loro strada.

Binaghi non ha mai mancato di lanciare strali al governo dello sport italiano: tra le polemiche più celebri, quella riferita alla presunta richiesta da parte dell’ex presidente Malagò di non far partecipare Novak Djokovic agli Internazionali d’Italia, così come di forzare il divieto di invitare i giocatori russi dopo l’invasione in Ucraina. Polemiche che nascono anche per ragioni economiche, con la gestione del Foro Italico che più volte ha finito per sollevare contrasti (nel 2021 Malagò non venne neppure invitato agli Internazionali, al culmine di una delle tante liti).

Binaghi però ha portato davvero il tennis italiano in un’altra dimensione: aver trovato Sinner lungo la strada è stato un colpo di fortuna, ma al di là dei risultati è la qualità degli eventi (oltre agli IBI ci sono le Nitto ATP Finals a Torino e quest’anno anche le finali di Davis Cup a Bologna) ad aver permesso al movimento di crescere, con fatturati che cominciano ad avvicinarsi a quelli del mondo del calcio (8,1 miliardi di euro di indotto, 1,2 miliardi di gettito fiscale). Tanto che la vera sfida in futuro si giocherà con la FIGC, anche a livello di tesserati.

Manfredi fautore di De Giorgi e Velasco: due scelte vincenti

E il volley? Manfredi è stato eletto nel 2021, all’alba della rinascita della selezioni nazionali. Tra le prime scelte fatte, quella di voler affidare a Fefé De Giorgi la nazionale maschile, beneficiando poi del lavoro cominciato dal suo predecessore Pietro Bruno Cattaneo che nel 2019 ebbe l’intuizione di affidare a Julio Velasco la direzione di tutte le nazionali giovanili.

Il Covid generò perdite significative per la federazione, anche perché impedì sostanzialmente l’attività per almeno un anno (essendo principalmente al chiuso). I successi del 2021, con le ragazze di Mazzanti capaci di conquistare l’Europeo assieme ai maschi di De Giorgi, hanno rimesso in moto un circolo virtuoso che ha portato le due selezioni a monopolizzare i gradini più alti del podio delle principali manifestazioni internazionali, al netto della spinosa questione legata alla gestione di Paola Egonu nell’ultima parte del mandato in azzurro di Mazzanti (e lì Manfredi s’è giocato il jolly, affidando la selezione femminile a Velasco, ricavandone un biennio di clamorosi successi).

Nell’ultimo bilancio, chiuso con quasi 2 milioni di euro di attivo, la FIPAV ha destinato 1,6 milioni di euro allo sviluppo dell’attività giovanile. E 10 milioni sono già stati stanziati a suo tempo per la costruzione di 25 palestre in tutto il territorio nazionale. “Di giocate ne abbiamo viste tante. Abbiamo giocato una bella pallavolo, l’immagine è quella di ragazze e ragazzi sorridenti che hanno fatto innamorare l’Italia per il modo di esprimersi, il modo di giocare e il modo di essere. Per noi è importante questo: portare fuori la consapevolezza che la pallavolo è lo sport di tutti”. Aspettatevi numeri ancora in aumento: vincere aiuta a vincere.

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Virgilio.it

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