Bilancio di un sabato in piazza, divisi sul riarmo, concordi sul no ai soldati in Ucraina: abbiamo già dato

  • Postato il 16 marzo 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Chissà che cosa avrà pensato Giuseppe Conte quando ieri sera ha visto le immagini di Piazza del Popolo. Di certo, non sarà stato contento, ne avrà parlato con i suoi fedelissimi, forse scusandosi. Chissà?

Non c’è dubbio che nessuno si aspettava la marea di gente arrivata a Roma da ogni parte d’Italia. Chi dice trentamila, chi addirittura cinquanta. Le solite fonti bene infornate. Al di là dei numeri, alla manifestazione hanno partecipato in tanti. Nemmeno i più ottimisti avrebbero pronosticato questo successo.

Allora, quale sentimento avrà provato il presidente dei 5Stelle dinanzi a una folla, “oceanica” come avrebbe potuto esclamare qualche nostalgico? Rammarico? Assolutamente si. Pentimento? Forse. Voglia di marcia indietro? Possibile. Ma ormai il “guaio” è fatto e bisogna pensare al futuro, in specie a quel contro corteo che i pentastellati stanno organizzando per i primi di aprile.

La moltitudine non si può negare, dunque. Sarebbe scrivere una falsità. Però, che cosa ha raggiunto quell’incontro che aveva come padrino Michele Serra, un editorialista di Repubblica? “Risultati zero”, rispondono coloro che non hanno digerito il successo.

Tanti in piazza ma divisi

Giuseppe Conte vuole una sua piazza
Bilancio di un sabato in piazza, divisi sul riarmo, concordi sul no ai soldati in Ucraina: abbiamo già dato – Blitzquotidiano.it (Foto Ansa)

In realtà non hanno un gran torto, perché al dunque tutto è rimasto come prima: pacifisti contro “riarmisti”, falchi o colombe. “Quindi?”, titola stamane a tutta pagina un giornale vicinissimo al governo. Si è tutti per l’Europa, ci mancherebbe, ma a quale proposta politica si è arrivati?  La piazza era gremita, le bandiere azzurre e quelle a cinque stelle si contavano a centinaia.
Un bello spettacolo che vuol significare unione e poi? Gli uomini politici che contano non sono mancati all’appuntamento: non si poteva disertare e quindi essere “guidati” da una Elly Schlein che per qualche ora ha voluto dimenticare i guai del suo partito e le tante correnti che lo dividono.

Non era soltanto lei ad essere preoccupata perché l’opposizione è ancora alla ricerca di quel denominatore che potrebbe combattere e battere la destra. Il campo largo è ormai un sogno a cui non crede più nemmeno la segretaria del Pd. Che fare allora? Seguire i suggerimenti di Dario Franceschini, il quale ritiene che anche “disuniti” si può vincere? “Ad essere un tutt’uno penseremo quando avremo vinto”, sostiene. Alla base della sinistra è un ragionamento che non piace. Alt, non piaceva perché ora forse qualche ripensamento c’è stato e l’ex ministro gongola insieme con Prodi e i nostalgici del centro che vuol dire Democrazia Cristiana.

Si, ma il popolo c’era ieri in quella piazza. Scritto con la “p” minuscola come ricorda stamane il quotidiano della Cei. Vorrà significare qualcosa, altrimenti si sarebbe preferito un sabato tranquillo da trascorrere in casa con moglie e figli. E’ logico che all’adunata non ci fosse nessun esponente della maggioranza, Ne sarebbe sorto un caso che avrebbe tenuto banco per settimane.

Giorgja Meloni non si è pronunciata, né lo farà nei prossimi giorni. Ha preferito partecipare in remoto alla riunione dei volenterosi voluta dal premier della Gran Bretagna. Keir Staremo, leader di questi paesi, voleva verificare quanto l’Europa fosse concorde o no ad un invio di  “nostre truppe” in Ucraina.

Meloni dice noi ai soldati

Ipotesi che la premier respinge con forza perché vorrebbe dire alla Russia: “Eccoci qua, noi siamo pronti a combattere”. Dio ce ne scampi e liberi. Chi ha i capelli super bianchi come chi scrive ricorda  (anche se bambino) quei terribili giorni. I soldati italiani rimangano a casa, studino quel che debbono studiare, nulla più.

Teniamoci lontani dai guerrafondai o dalle idee belliciste del presidente Macron. Siamo tutti europei, d’accordo, ma non vogliamo pensare ad un altro conflitto mondiale. Ergo, noi che siamo esclusivamente per la pace, “non perdiamoci di vista” e teniamo gli occhi bene aperti. Guardando agli Stati Uniti che sono stati sempre dalla nostra parte. Lo ricordino i patiti di Putin.

 

 

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Blitz

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