Bezos annuncia la censura negli editoriali del Washington Post

  • Postato il 26 febbraio 2025
  • Di Agi.it
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Bezos annuncia la censura negli editoriali del Washington Post

AGI - Il proprietario del Washington Post, Jeff Bezos, ha annunciato che le sezioni editoriali del giornale si concentreranno sulla difesa delle "libertà personali" e dell'economia del "libero mercato", e che le opinioni contrarie a esse non saranno più pubblicate. La decisione del fondatore di Amazon, molto insolita per un quotidiano della fama del Washington Post, si inserisce in una generale maggiore ingerenza da parte sua nelle decisioni del giornale di riferimento della capitale americana, che ha acquistato nel 2013.

Già prima delle elezioni presidenziali di novembre, Bezos aveva impedito al Washington Post di esprimere un endorsement per Kamala Harris, interrompendo una tradizione che andava avanti da decenni. Il miliardario, che durante il primo mandato di Donald Trump critico' fortemente l'amministrazione, negli ultimi mesi ha mosso grandi passi verso il neopresidente, sino alla presenza in prima fila al suo insediamento il 20 gennaio.

"Scriveremo ogni giorno a sostegno e in difesa di due pilastri: le libertà personali e il libero mercato", ha scritto Jeff Bezos in una nota allo staff del giornale. "Tratteremo altri argomenti, naturalmente, ma le opinioni che si oppongono a questi pilastri saranno pubblicate da altri" che non siano il Washington Post, ha aggiunto. La sua decisione ha provocato le immediate dimissioni del capo della sezione editoriali, David Shipley. Il capo dell'economia del Washington Post, Jeff Stein, ha denunciato "una massiccia invasione da parte di Jeff Bezos nella sezione opinioni" del giornale. Stein ha detto di "non aver ancora percepito alcuna interferenza" per le pagine di notizie economiche, che sono separate dalla sezione delle opinioni, ma "se Bezos cercherà di interferire, si dimetterà immediatamente". All'inizio di gennaio, anche la vignettista Ann Telnaes aveva annunciato le sue dimissioni dal Washington Post, a causa del rifiuto da parte della direzione di una vignetta in cui criticava l'editore per aver cercato di "ingraziarsi Donald Trump". 

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Agi.it

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