Berrettini ha ritrovato l'amore, ora vuole ritrovare se stesso: a Stoccolma il derby con Zeppieri con vista Davis
- Postato il 13 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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È bastato un click per mandare in tilt il web: la foto in ascensore con Vanessa Bellini, la nuova fiamma (o forse sarebbe meglio dire fidanzata) di Matteo Berrettini, è stata il pretesto per ricordare al mondo intero che il sorriso fuori dal campo talvolta è il miglior alleato di uno sportivo. E Matteo vuol dimostrarlo subito con i fatti, non soltanto a parole: il “derby” in programma domani a Stoccolma è la prima cartina tornasole, oltre a rappresentare un test probante sulla via che conduce agli impegni di fine stagione. Con in testa la Davis, naturalmente.
Un derby inedito: Latina lancia la sfida a Roma
Perché la mente corre sempre a Bologna, che tra poco più di un mese ospiterà il torneo che tanta gloria ha dato all’Italia del tennis negli ultimi due anni. E dove lo scorso anno Berrettini fu protagonista assoluto, perfetto Robin per Batman Sinner. Quest’anno Jannik potrebbe marcare visita e allora Matteo sa di non potersi permettere di battere la fiacca: per infilare la terza insalatiera consecutiva ci sarebbe appunto bisogno di un “Hammer” come quello ammirato un anno fa a Malaga, e Stoccolma rappresenta il primo test sulla via che conduce all’Unipol Arena.
Test peraltro che lo vedrà affrontare per la prima volta in carriera un corregionale che qualche fastidio potrebbe anche procurarglielo: Giulio Zeppieri è nato a Latina (Matteo naturalmente a Roma), ha superato le qualificazioni in Svezia battendo due tennisti che stazionavano attorno alla posizione 240 del mondo (l’ucraino Sachko e il tedesco Zahraj) senza lasciare per strada neppure un set e adesso si presenta nel main draw senza avere chissà cosa da perdere.
Berrettini riparte con la Davis sullo sfondo
A differenza di Berrettini, la campagna asiatica di Zeppieri è stata decisamente positiva. Perché a Shanghai ha vinto il torneo Challenger che ha aperto il programma degli appuntamenti di fine estate, e poi perché ad Hangzhou dopo aver superato due turni di qualificazione s’è fermato soltanto agli ottavi, sconfitto da Tien.
Matteo invece in Asia ha raccolto poco: una vittoria contro Munar a Tokyo, poi tre ko. con Svrcina ad Hangzhou, Ruud a Tokyo e Mannarino a Shanghai. Stoccolma sotto questo punto di vista deve rappresentare un vero punto di ripartenza: un anno fa, al debutto sul cemento svedese, vinse al primo turno contro Darderi (resta l’ultima vittoria ottenuta contro un italiano) per poi fermarsi contro lo svizzero Stricker.
In stagione il tennista romano ha un bilancio in perfetta parità, fatto di 14 vittorie e altrettante sconfitte, ma dalla Svezia punta a risalire la china sia per ciò che riguarda il ranking, sia appunto in ottica Davis. Dove a maggior ragione se dovesse mancare Sinner la sua presenza si rivelerebbe pressoché fondamentale, sia per leadership caratteriale che per i colpi che sa fare in campo. L’amore ritrovato potrebbe aiutarlo a ritrovarsi anche con la racchetta: se non ora, quando?