Berrettini era a fare l’antidoping, poi il messaggio di Sonego: “Vieni, abbiamo bisogno di te”. Ed è partita la rimonta di Cobolli
- Postato il 24 novembre 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Ero in sala antidoping, Sonego mi ha scritto ‘vieni, abbiamo bisogno di te'”. E da lì Flavio Cobolli è riuscito a far girare il match contro Munar e trascinare l’Italia alla vittoria in Coppa Davis con il trionfo nel secondo singolare contro la Spagna. Potrà sembrare una banale casualità, ma quanto visto in questi giorni porta a pensare che in realtà non lo sia. Perché l’Italia ha vinto in Davis grazie alla forza del gruppo, all’unione dei sei presenti (i cinque tennisti più il capitano Filippo Volandri). E non è una frase fatta, ma una sensazione percepibile per chiunque abbia visto tutte e tre le partite di Coppa Davis.
Gli sguardi nei momenti di difficoltà, i pugni e l’esultanza dopo un break o una vittoria di un set, gli abbracci finali dopo la vittoria, le risate, i retroscena fuori dal campo, la corsa di Cobolli dopo la pazza vittoria contro Bergs, la folle conferenza stampa dopo il successo. Tutti elementi che sottolineano quanto quello dell’Italia a Bologna fosse un gruppo unito, senza individualismi e con un unico obiettivo: fare la storia e regalare il terzo trionfo consecutivo anche senza Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, i due elementi di punta.
“È stato stressante, lo è stato perché sono stato selezionato – come tutti gli altri – per svolgere il test antidoping. E ho pensato ‘vabbè, perderò i primi venti minuti’. Il problema è stato che i primi venti minuti sono stati esattamente il primo set”, ha scherzato Matteo Berrettini, che ha poi svelato un retroscena: “Lorenzo Sonego mi ha scritto ‘vieni, abbiamo bisogno di te’. E abbiamo iniziato a urlare più forte possibile. Credo che quella sia la nostra forza, la nostra arma: siamo così uniti”.
Uno in campo, il resto fuori a supporto in ogni punto. “Non gioca solo uno, ogni partita giochiamo in cinque, in sei con il capitano. Abbiamo vinto i due singolari ma è stata una vittoria di squadra”, ha concluso Matteo Berrettini. E a conferma dell’unione del gruppo, c’è un’altra rivelazione di Filippo Volandri in conferenza stampa: “Lorenzo Musetti e Jannik Sinner ci hanno scritto ogni giorno”.
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