Berrettini: “Dopo Madrid ho rivisto i fantasmi del passato. Sapere di avere un ‘asso’ e non poterlo usare ti fa sentire più debole”

  • Postato il 8 maggio 2025
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Qui è dove ho imparato ad amare il tennis e dove ho sognato di diventare un giocatore. Voglio assolutamente godermi questa atmosfera”. Lo ha detto Matteo Berrettini in conferenza stampa agli Internazionali d’Italia. L’azzurro, dopo l’infortunio rimediato a Madrid nel match contro Giron (vinto quell’incontro, Berrettini ha giocato anche un set contro Draper, ma poi si è ritirato), sembra pronto a rientrare. “Sto bene – rassicura tutti l’italiano durante il consueto media day – ho lavorato tanto per farcela ad essere qui. Per fortuna gioco sabato e ho ancora qualche giorno per allenarmi. Dopo Madrid ho riposato per riprendermi dall’infortunio agli addominali. Ho fatto un buon allenamento con Korda. Ma sono veramente felice di tornare a giocare qui: ammetto che dopo Madrid ho visto i fantasmi degli anni precedenti. Con il mio team ho cercato di non buttarmi troppo giù”.

IL TABELLONE dell’ATP di Roma

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Una tipologia di problema tutt’altro che nuova per Berrettini: ”L’addome per me è come la kriptonite. Anche se l’infortunio non è così grave, è una parte del corpo molto sensibile. A Madrid, dove le condizioni sono ideali per me (ci ha giocato una finale nel 2021, ndr), ho comunque deciso di giocare il match contro Draper dimostrando che se gioco come so fare sono competitivo. Poi ho deciso di ritirarmi pensando al resto della stagione. Ovviamente mettere meno esplosività al servizio può aiutare, però in questo modo perdo in precisione. E magari l’avversario legge meglio dove batto. E poi sapere di avere un ‘asso’ nella manica e di non poterlo utilizzare ti fa sentire più debole. Teoricamente si può fare, ma è complicato”.

IL TABELLONE del WTA di Roma

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Il tennista romano, numero 30 del ranking e 29 del seeding, debutterà direttamente al secondo turno – sabato 10 maggio – o contro il britannico Jacob Fearnley, numero 57 del ranking ATP, o contro Fabio Fognini (wild card) al suo ultimo Masters 1000 di Roma. ”Nella mia carriera le vittorie contano meno delle emozioni. Sono nato qui ed ho un sacco di amici che si faranno sentire. L’avversario non conta perché prima di tutto devo avere rispetto per me: devo essere al massimo delle mie possibilità e scendere in campo per vincere. A proposito di Fabio, lui è stato il portabandiera del tennis italiano per tanti anni. Se ha preso questa decisione sono convinto che è perché questo per lui è il momento giusto: ha una bellissima famiglia e gli auguro il meglio”.

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Il Fatto Quotidiano

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