Benzina alle stelle? ecco il rischio per noi della guerra Israele-Iran, ma c’è un filo di speranza

  • Postato il 15 giugno 2025
  • Economia
  • Di Blitz
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Benzina alle stelle? Il rischio per noi della guerra Israele-Iran è che si ripeta il boom dei prezzi dei carburanti cui siamo periodicamente abituati dal 1975 a oggi. Sembra preistoria quando con mille lire, poco più di mezzo euro, facevi il pieno della 600. Ed è memoria che brucia il prezzo di oltre 2 euro per un litro di benzina registrato un anno fa.

Questo volta c’è speranza che le cose vadano diversamente, almeno in parte e entro certi limiti.

Anche se l’Iran ha minacciato di chiudere lo stretto di Hormuz, per cui passa un quinto del traffico mondiale del petrolio e venerdì i prezzi del petrolio sono balzati, attestandosi in rialzo del 7%, mentre Israele e Iran si scambiavano attacchi aerei, alimentando i timori degli investitori che i combattimenti potessero compromettere ampiamente le esportazioni di petrolio dal Medio Oriente.

Il prezzo della benzina

Benzina alle stelle? ecco il rischio per noi della guerra Israele-Iran, ma c’è un filo di speranza
Benzina alle stelle? ecco il rischio per noi della guerra Israele-Iran, ma c’è un filo di speranza (foto ANSA) – Blitz quotidiano

I future sul greggio Brent si sono attestati a 74,23 dollari al barile, in rialzo di 4,87 dollari, pari al 7,02%, dopo essere saliti di oltre il 13% in precedenza, raggiungendo un massimo intraday di 78,50 dollari, il livello più alto dal 27 gennaio. Il Brent era in rialzo del 12,5% rispetto alla settimana precedente.

Il greggio statunitense West Texas Intermediate ha chiuso a 72,98 dollari al barile, in rialzo di 4,94 dollari, pari al 7,62%. Durante la sessione, il WTI è balzato di oltre il 14%, raggiungendo il massimo dal 21 gennaio a 77,62 dollari. Il WTI è salito del 13% rispetto al livello della settimana precedente.

George Hay su Reuters tranquillizza

Venerdì mattina il prezzo del greggio Brent è salito solo del 6%, attestandosi a 74 dollari, all’incirca allo stesso livello di marzo e dell’autunno dello scorso anno, e ben lontano dal picco sopra i 120 dollari al barile registrato in seguito all’invasione russa dell’Ucraina nel 2022.

L’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti dispongono complessivamente di 4 milioni di barili al giorno di capacità produttiva inutilizzata da impiegare, mentre l’Agenzia Internazionale per l’Energia prevede che l’offerta globale crescerà di 1,6 milioni di barili al giorno quest’anno, più del doppio dell’aumento della domanda. In altre parole, l’economia globale ha ampi margini di manovra per evitare uno shock petrolifero.

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Blitz

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