Bene i farmaci contro l’obesità, ma serve uno stile di vita adeguato

  • Postato il 16 settembre 2025
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Bene i farmaci contro l’obesità, ma serve uno stile di vita adeguato

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ROMA (ITALPRESS) – L’obesità è una delle principali sfide di salute pubblica in Italia, con un impatto crescente sia sul benessere individuale sia sui costi sanitari: secondo i dati più recenti, circa il 46% degli adulti nel nostro paese è in sovrappeso e oltre il 10% è obeso; il quadro è particolarmente grave tra i giovanissimi, con un bambino su quattro in eccesso di peso. Il trattamento dell’obesità ha recentemente vissuto una svolta con la disponibilità di farmaci più efficaci, che però sollevano importanti interrogativi di sostenibilità.

“Negli ultimi anni, soprattutto da quando nel 2019 una legge del parlamento italiano ha considerato l’obesità come una malattia cronica, l’approccio alla materia considera il paziente nella sua totalità: il punto non è semplicemente perdere peso, ma prevenire una serie di problematiche cardiovascolari metaboliche e non solo“, ha dichiarato Gianluca Aimaretti, presidente della Società italiana di endocrinologia (Sie), intervistato da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress. In tempi recenti, prosegue Aimaretti, “sono usciti farmaci, in particolare ormoni intestinali, che oltre a stimolare in maniera corretta la secrezione di insulina hanno una serie di effetti a livello di stomaco, tessuto adiposo e sistema nervoso centrale: avevamo iniziato a usarli nei pazienti diabetici, ora anche nei pazienti obesi con risultati davvero innovativi; naturalmente ci sono controindicazioni come per tutti i farmaci, così come effetti collaterali gastrointestinali”.

Il presidente della Sie si sofferma poi sulla differenza tra i casi di diabete e quelli di obesità: per i primi, spiega, “questi farmaci vengono forniti dal Servizio sanitario nazionale, mentre per l’obesità questo non succede perché la prescrizione avviene solo in fascia C: non ci sono problemi di approvvigionamento di questi farmaci, ma ci sono stati nel corso degli anni. La formulazione può essere sia sottocutanea che orale: per chi è obeso ma non diabetico il pagamento è a carico del paziente, questo è un freno all’utilizzo dei farmaci perché i costi mensili della terapia sono rilevanti”.

Tuttavia, aggiunge, “il farmaco non sostituisce la necessità di andare incontro a uno stile di vita adeguato, fatto di una dieta appropriata, un regime alimentare e tanto movimento fisico: alcuni specialisti hanno più dimestichezza nell’utilizzo del farmaco, ma la prescrizione può farla anche il medico di Medicina generale; non si può invece andare a ritirarlo in farmacia”. Aimaretti conclude evidenziando come “i feedback che ricevo dai pazienti cui l’ho prescritto sono molto positivi: finalmente si riesce ad avere a disposizione uno strumento terapeutico, che però ribadisco come vada associato a uno stile di vita adeguato. Far dimagrire un paziente significa farlo vivere meglio e più a lungo, evitandogli complicanze che hanno costi di gestione più elevati”.

– foto tratta da video “Medicina Top” –

(ITALPRESS).

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