Beko: firmata l’intesa tra azienda, governo e sindacati. Oltre 1.000 uscite volontarie e resta l’incognita Siena

  • Postato il 14 aprile 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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La firma è arrivata. Beko Europe ha sottoscritto oggi l’accordo quadro con il governo, le Regioni e le parti Sociali sul piano di trasformazione industriale per l’Italia dei siti della multinazionale che un tempo erano di Merloni e Whirpool. L’accordo, che segue l’approvazione da parte delle assemblee dei lavoratori avvenuta nei giorni scorsi, rappresenta, sostiene la società turca, un “percorso strutturato per la riorganizzazione e il rilancio degli stabilimenti italiani, con l’obiettivo di garantire sostenibilità e competitività nel lungo periodo”.

Cosa prevede – Come già trapelato nei giorni scorsi, non ci sarà nessun licenziamento collettivo, saranno ridotti di oltre la metà di esuberi originariamente previsti e verranno gestiti con uscite volontarie incentivate. L’azienda ha anche definito un investimento di 300 milioni di euro, di cui un terzo sarà destinato alla Ricerca e Sviluppo. Restano comunque oltre un migliaio di posti di lavoro persi che verranno gestiti con incentivi all’uscita e pre-pensionamenti: per l’esattezza 1.284 (compresi una settantina tra dirigenti e lavoratori che hanno contratto del commercio). In più rimane l’incognita dello stabilimento di Siena: cesserà le attività produttive entro la fine dell’anno 2025 e sarà coinvolto in un progetto di reindustrializzazione finalizzato a garantire la continuità delle operazioni manifatturiere nel medio-lungo termine. Quindi inizierà la ricerca di un investitore per reindustrializzare il sito che al momento occupa 299 dipendenti. Non c’è, ovviamente, alcuna certezza che quei posti di lavoro saranno tutti salvati nel lungo periodo dall’acquirente e in ogni caso, fino alla ripartenza, sarà necessaria ulteriore cassa integrazione per gli operai.

Sindacati: “Buon accordo” – “Abbiamo firmato un buon accordo che è stato approvato da oltre l’88% delle lavoratrici e dei lavoratori degli stabilimenti di Beko”, commenta in una nota Barbara Tibaldi, segretaria nazionale FiomCgil e responsabile settore elettrodomestico: “È grazie alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Beko – ha aggiunto – che, ancora una volta, siamo riusciti a raggiungere un accordo che garantisce il lavoro e un settore strategico come l’elettrodomestico. Questo accordo costituisce un precedente importante nelle modalità e nel merito”. “Quello firmato oggi è un accordo importante, che scongiura i licenziamenti, preserva la presenza del gruppo in Italia e offre una speranza concreta di reindustrializzazione ai lavoratori di Siena”, dichiarano Vera Buonomo, segretaria confederale Uil, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore elettrodomestici. “L’intesa è stata resa possibile dalla convinta partecipazione e dalle mobilitazioni dei lavoratori unitamente ad una proficua collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ora – aggiungono – per supportare l’industria degli elettrodomestici sul lungo termine occorrerà insediare il tavolo di settore preannunciato dal ministro Urso e varare misure idonee a recuperare competitività sui mercati internazionali”.

Urso: “Accordo storico” – “È un accordo importante, storico, per governare al meglio questa transizione industriale salvaguardando la forza straordinaria del Made in Italy che diventa, di fatto, per questa grande multinazionale il centro propulsivo in Europa”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine del tavolo. “All’esito della negoziazione – si legge nella nota di Beko Europe – sono state identificate le aree di intervento per adeguare la forza lavoro alla nuova conformazione operativa, nell’obiettivo di garantire la stabilità e la sostenibilità a lungo termine delle attività in Italia. Il totale delle posizioni interessate dal piano è di 1.284 unità. Per attenuare il più possibile l’impatto del piano di trasformazione, la società, d’intesa e con il supporto delle istituzioni e organizzazioni sindacali, ha definito un piano di supporto e incentivi all’esodo che verranno resi disponibili sulla base delle caratteristiche di implementazione del piano”.

Il piano di investimenti – Nello specifico, l’investimento di 300 milioni di euro, di cui un terzo sarà destinato alla Ricerca e Sviluppo, prevede: a Cassinetta di Biandronno saranno localizzate le produzioni per i prodotti da incasso nelle categorie cottura (forni e forni a microonde) e refrigerazione. Gli investimenti complessivi pianificati per il sito ammontano a circa 136 milioni di euro tra prodotto, processo, ricerca e sviluppo. Presso lo stesso sito saranno inoltre effettuati investimenti per miglioramenti dell’efficienza energetica e l’installazione di pannelli solari, per un totale di 8,5 milioni di euro, inclusi nel piano di investimento. A Melano sarà localizzato l’Hub europeo per la produzione di piani cottura a gas, radianti e a induzione. L’investimento complessivo previsto per il sito sarà di circa 62 milioni di euro, destinati allo sviluppo di prodotto, processo e per ricerca e sviluppo. Anche per il sito di Melano, sono previsti investimenti per miglioramenti dell’efficienza energetica e l’installazione di pannelli solari, per un totale di 1,5 milioni di euro. Il sito di Comunanza continuerà la produzione di lavatrici e lavasciuga ad alta capacità, puntando su prodotti di fascia alta. Sarà assegnata al sito la produzione di una nuova lavasciuga. L’investimento complessivo previsto per il sito sarà circa 15 milioni di euro destinati allo sviluppo di prodotto, processo e R&D. Nel sito di Comunanza saranno inoltre effettuati investimenti per l’efficienza energetica e l’installazione di pannelli solari per un totale di 3 milioni di euro. Il sito di Carinaro, fa sapere Beko Europe, si conferma come hub centrale per la gestione di ricambi e accessori, rafforzando il proprio ruolo strategico grazie alla gestione integrata di tutte le attività legate all’evasione degli ordini provenienti dai clienti all’interno del perimetro di Beko Europe. Il sito si conferma inoltre come Centro Europeo per la gestione delle attività relative ai ricambi e centro di ricondizionamento degli elettrodomestici usati. Presso lo stabilimento di Carinaro sono previsti investimenti per un totale di 5 milioni di euro, destinati all’aumento della capacità di stoccaggio dei ricambi, al miglioramento tecnologico dei processi e alla manutenzione degli edifici.

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