Beka Beka, dal tentato suicidio al ritorno in campo: “Oggi sono felice e orgoglioso. Nessuna sfida è insormontabile”
- Postato il 24 febbraio 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Dalla tragedia sfiorata alla gratitudine per una seconda vita. Le lunghe sedute psichiatriche e il lavoro con il mental trainer, ora la nuova opportunità. Stava per togliersi la vita nel 2023, oggi Alexis Beka Beka è tornato a fare quello per cui era conosciuto e ciò che ama: giocare a calcio. Lo ha fatto con le riserve del Caen, ripartendo dalla quinta divisione francese (la National 3). “Dopo un anno e mezzo lontano dal campo, dalla mia professione, dalla mia passione. Oggi sono felice e molto orgoglioso di fare il mio ritorno nel mio club di allenatori! Ringrazio il club per la fiducia accordatami, i miei agenti per avermi accompagnato, la mia famiglia e i miei parenti per il supporto. Nessuna sfida è insormontabile!”.
Beka Beka e il tentato suicidio nel 2023
Aggrappato lungo la sopraelevata di Magnan, a Nizza. La macchina parcheggiata sulla corsia d’emergenza e le minacce di buttarsi. Era il 29 settembre 2023 quando un 22enne Beka Beka – all’epoca calciatore proprio del Nizza – aveva tentato di togliersi la vita. Dopo ore di angoscia e paura, furono i vigili del fuoco e la psicologa del club rossonero – Sophie – a fargli cambiare idea. La stessa che lo seguiva da tempo per una sindrome depressiva. In quel gesto di profondo disagio personale, un momento che indubbiamente ha segnato un prima e un dopo per la carriera e la vita del centrocampista.
La risoluzione con il Nizza e il percorso riabilitativo
Scomparso dai radar del calcio “che conta”, Beka Beka ha intrapreso un nuovo percorso di oltre un anno, sostenuto dalla famiglia e da un mental trainer. “Oramai non pensa ad altro, è tornato ad essere la macchina di prima, quella che tutti ammiravamo“. Nel mezzo, la risoluzione con il Nizza lo scorso mese di agosto, club che in questo periodo non gli ha fatto mai mancare il proprio sostegno: “Non ci sono parole abbastanza forti per esprimere la mia gratitudine al Nizza. Come tutti sanno, ho attraversato momenti difficili. Il club è sempre stato lì, senza mai mettermi fretta. Oggi mi sento meglio. Sto andando avanti, vicino alla mia famiglia, e penso che se vogliamo continuare ad andare avanti, dobbiamo voltare pagina. Sto continuando a risalire la montagna e ho le mie sfide, sia nella mia vita personale che nella mia carriera. Auguro a Le Gym, ai suoi dirigenti, ai miei allenatori, ai miei compagni di squadra e ai tifosi tutto il meglio. Non dimenticherò mai il vostro sostegno e il vostro amore”.
Ora, la nuova avventura con la squadra B del Caen e il proseguimento del lavoro individuale con il preparatore atletico Guillaume Travers. Un passo alla volta, documentato sui social con un hashtag diventato ormai marchio e sinonimo della sua rinascita personale: #MentalitéGallard, “mentalità dura” in italiano. Sabato 22 febbraio, contro il Grand–Quevilly, è arrivata anche la prima partita ufficiale 514 giorni dopo. Il ritorno al professionismo è ancora un orizzonte molto lontano. Ma se per il rientro in grande stile non ci sarà l’occasione poco importa, perché in questo momento il calciatore francese è grato e finalmente spensierato. Beka Beka, Mentalité Gallard.
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