Bearman non ci sta: "Las Vegas pericolosa". Caos tra tombini, freddo e rischio pioggia

  • Postato il 21 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
  • 1 Visualizzazioni

Se c’è una pista che non è esattamente entrata nelle grazie dei piloti, almeno di alcuni di essi, quella è sicuramente il Las Vegas Strip Circuit. Il giovane GP cittadino che ha debuttato nel 2023 ha creato in questi pochi anni qualche grattacapo a chi ci corre, considerando un grip molto basso, velocità decisamente alte a favore dello spettacolo e temperature abbastanza fredde (si corre in notturna) a complicare il tutto.

A Las Vegas tornano gli imprevisti con i tombini

Inoltre ci si mette pure l’incognita della pioggia, che potrebbe disturbare in particolare le sessioni delle qualifiche di domani. Ma se il meteo ballerino è una eventualità che un pilota di F1 sa di dover mettere in conto durante la sua stagione competitiva, di certo non si aspetta che ci possano essere degli arredi stradali tali da mettere in croce, se non a serio rischio, la sua corsa.

Ne sa qualcosa Carlos Sainz, che nel 2023 se l’era vista brutta con l’allora sua Ferrari a causa di un tombino malposizionato nel corso della prove libere (con tanto di danneggiamento alla sua vettura e pure una penalità perché costretto a cambiare una componente cruciale). Due anni dopo la vicenda si è ripetuta durante le FP2, interrotte pare per un chiusino non sigillato correttamente e che ha spinto i commissari di pista ad attuare il regime di bandiere rosse e verificare se ci fosse un allentamento nel tombino sospetto.

Forse un eccesso di precauzione, ma quando si parla del circuito di Las Vegas (al centro pure di una inchiesta riguardante il sospetto che il capo della FIA Mohammed Ben Sulayem avesse fatto pressioni per non concedere il nulla osta alla pista nel 2024, accuse poi smontate dal comitato etico della stessa Federazione) meglio andarci cauti.

Bearman esterrefatto dal basso grip di Las Vegas: “Pista pericolosa”

Questa volta ad esporsi di più sui rischi del circuito è stato Oliver Bearman, che parlando a Sky Sport F1 ha puntato il dito anzitutto contro il basso grip della pista, tale da renderlo “sbigottito”. Finito nelle retrovie in entrambe le sessioni del venerdì (16esimo nelle FP1, un gradino sotto nelle FP2), il pilota Haas ha prospettato comunque una notevole evoluzione della pista, giudicata “imprevedibile”, per poi affondare il colpo.

A suo dire infatti il circuito di Las Vegas, rispetto agli altri cittadini del calendario, è “il meno divertente dove io abbia mai corso”. Questo per via della citata aderenza, ma anche per via di un altro problema già segnalato dai piloti, ovvero i muri molto vicini. Caratteristiche che, combinate all’alta velocità, rendono la pista “pericolosa”: “È bella perché si corre lungo la Strip di Las Vegas, ma al di là di questo non offre altro“, ha sentenziato Bearman.

Le opinioni del pilota in predicato di essere un futuro titolare Ferrari riflettono le preoccupazioni dei colleghi, in particolare in caso di pioggia (che ha già fatto capolino nelle libere del venerdì). Una pista bagnata sarebbe una insidia piuttosto forte su un asfalto a basso grip. E con vetture che, ricordiamo, girano con un basso carico aerodinamico.

Le preoccupazioni dei piloti in caso di pioggia

“Non ci sarà molto margine di errore” in caso di precipitazioni, ha riconosciuto Lando Norris come riporta The Race. L’attuale leader del Mondiale ha sottolineato i rischi della segnaletica orizzontale sulla pista, “quelle linee bianche e quella vernice che quando sei in auto ti rende tutto più difficile”. E ha parlato di una sfida “folle” con la pioggia, in particolare se il fondo stradale “non si asciugherà velocemente a causa della temperatura”.

Lewis Hamilton inoltre ha puntualizzato la difficoltà di far andare in temperatura le gomme, considerando inoltre “la finestra di utilizzo molto ristretta”. E la cosa potrebbe peggiorare “con gomme da bagnato”.

Secondo Fernando Alonso l’esperienza di correre col maltempo “non sarà affatto divertente”, anche per via della visibilità. Aspetta che, riporta sempre The Race, è al centro delle preoccupazioni di chi ha già avuto problemi a Las Vegas (come abbiamo visto), ovvero Sainz: “Per qualche motivo tutti i piloti hanno la sensazione che su questo circuito ci siano dei settori più bui, ancor di più di quelli delle altre gare notturne. E non si capisce perché visto che l’illuminazione dovrebbe essere la stessa ovunque. E con la pioggia potrebbe essere tutto più difficile”.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti