Basta coi trucchi cinesi. Il Nasdaq si attrezza
- Postato il 11 settembre 2025
- Economia
- Di Formiche
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Lo scudo si è alzato subito. La vigilanza americana è pronta a rendere ancora più difficile la vita a tutte quelle società americane che sono in odore di malaffare con la Cina. Non è certo un mistero di come uno dei capisaldi della politica economica di Donald Trump sia quello di tenere a bada tutti quegli unicorni cinesi che mettono a repentaglio la sicurezza del Paese e la stabilità degli stessi mercati. Un po’ come, in quel caso però si parla più di industria che di finanza, sta provando a fare l’Italia con i pannelli solari made in China.
Ora però Washington ha deciso di alzare il tiro. Come? La Sec, la Consob americana, ha infatti deciso di attenzionare e perseguire le aziende che potrebbero aver contribuito o preso parte a losche tattiche commerciali gestite da organizzazioni fraudolente cinesi. Di che si tratta? Lo schema fraudolento in questione è noto come pump and dump, grazia al quale i prezzi di un’azione vengono spinti al rialzo in Borsa usando bugie e clamore, per poi essere venduti al culmine. Una volta che ciò accade, le azioni crollano. E gli investitori comuni ne escono distrutti, mentre solo pochi guadagnano. Ora, spesso e volentieri, dietro le società che applicano questa frode, ci sono investitori cinesi dalla dubbia trasparenza.
Il terreno più fertile è solitamente il Nasdaq, il listino tecnologico americano. E dunque, per rendere più difficili da attuare queste frodi legate alla Cina, il Nasdaq sta introducendo nuove regole. Ha deciso, su disposizione della Sec, che chiunque voglia quotarsi sulla sua borsa, soprattutto se opera principalmente in Cina, dovrà per esempio avere almeno 25 milioni di dollari di proventi derivanti dall’offerta pubblica, il primo step della quotazione. Oltre a ciò, il Nasdaq richiederà che qualsiasi società quotata in borsa secondo lo standard di reddito netto debba avere anche un flottante di almeno 15 milioni di dollari. Questa regola aiuta a tenere lontane dalla borsa le Ipo ad alto tasso di speculazione.
Analisti e accademici, d’altronde, hanno da tempo sottolineato che le società straniere utilizzate come veicoli per truffe di tipo pump and dump ottengono solitamente l’accesso ai mercati statunitensi grazie a un gruppo di piccoli sottoscrittori, revisori contabili e studi legali. Uno studio del 2023 condotto dai ricercatori indipendenti Stephen Walker e Ian Gow dell’Università di Melbourne, ha scoperto che le offerte pubbliche iniziali del Nasdaq che coinvolgevano un gruppo specifico di sottoscrittori e revisori erano associate a “rendimenti sostanzialmente peggiori” per gli investitori. Una truffa, in piena regola.