Se la vostra scusa per non fare attività fisica è la mancanza di tempo, dovete trovarne una nuova: uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart rivela infatti che non è importante fare esercizio fisico tutti i giorni, ma farlo per almeno 150 minuti settimanali anche in un solo giorno o due. In inglese li chiamano weekend warriors (guerrieri del fine settimana) e sono quelle persone che, spesso per mancanza di tempo durante i giorni feriali, concentrano tutta l'attività fisica nel weekend: ora sappiamo che anche questa modalità è benefica per il nostro organismo, e riduce il rischio di morte per malattie cardiovascolari, tumori e altre patologie.. Il quanto conta più del quando. Lo studio, che ha coinvolto oltre 93.400 britannici tra i 37 e i 73 anni di età, ha analizzato i dati riguardanti l'attività fisica raccolti tra il 2013 e il 2015 dagli accelerometri da polso dei partecipanti e li ha divisi in tre gruppi: weekend warrior, attivi regolarmente, e inattivi. È emerso che chi si allenava regolarmente e chi concentrava l'attività fisica in uno o due giorni aveva un rischio di morte di gran lunga inferiore rispetto a chi non si muoveva; in particolare per i guerrieri del fine settimana il rischio di morte generale era più basso del 32%, mentre per chi svolgeva attività fisica regolarmente era più basso del 26% rispetto ai sedentari.. Più benefici che rischi. Quanto scoperto ha in parte stupito gli studiosi, che si aspettavano che la nostra salute traesse maggiori benefici da un'attività fisica regolare. Va detto che un allenamento concentrato nel fine settimana può essere più dannoso per la salute dei nostri muscoli, non abituati ad essere sollecitati così intensamente. «Alcuni studi suggeriscono che i weekend warriors abbiano un rischio leggermente maggiore di soffrire di lesioni muscolo-scheletriche, ma i benefici sono comunque superiori ai potenziali rischi», commenta Keith Diaz, esperto non coinvolto nella ricerca.
Uno dei principali limiti della ricerca è il campione di persone poco eterogeneo su cui è stata condotta, quasi tutti bianchi e residenti nel Regno Unito. Altri aspetti di cui bisognerà tenere conto in studi futuri sul tema sono la predisposizione genetica e i fattori ambientali che potrebbero aver influenzato l'attività fisica e i risultati..