Basilica Eufrasiana: la meraviglia medievale di Parenzo, in Croazia
- Postato il 18 aprile 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Poreč – Parenzo, in italiano – è una località dell’Istria, in Croazia, ed è un luogo molto amato dai viaggiatori in cerca di benessere e da chi ha voglia di trascorrere le proprie vacanze estive in un luogo dove la bellezza è proprio di casa. Lo skyline di questa località croata è semplice e fatto di campanili e case basse che raccontano il passato di Parenzo legato alla presenza dei pescatori. Uno di questi campanili è quello della Basilica Eufrasiana, chiamata così perché fondata dal Vescovo Eufrasio, che le ha dato il nome. Si tratta di un capolavoro di arte medievale, Patrimonio UNESCO dal 1997, e di un simbolo molto importante da visitare durante un viaggio o una vacanza a Parenzo.
Dove si trova la Basilica Eufrasiana
Una volta arrivati a Parenzo, non c’è nulla di più facile che trovare la Basilica Eufrasiana e raggiungerla a piedi, attraversando lo splendido centro di questa località della Croazia. Tutto il centro storico di Parenzo, infatti, è pedonale.
Parenzo, a sua volta, si trova sulla costa occidentale dell’Istria, facilmente raggiungibile in auto, bus o aliscafo. Quest’ultimo, per esempio, parte da Venezia e, data la tipologia di barca, fa solo servizio passeggeri. La durata del viaggio è quattro ore. Un modo spettacolare e diverso per iniziare il tuo viaggio alla scoperta della Croazia.

Orari di apertura e biglietti della Basilica Eufrasiana
La Basilica Eufrasiana è, anche oggi, un luogo di culto ancora attivo. Ci sono degli orari precisi per visitarla e, solitamente, i turisti sono ammessi quando non ci sono delle funzioni religiose.
Di norma, questo luogo così spettacolare segue due diverse tipologie di orario, a seconda della stagione e, soprattutto, della tipologia di liturgia celebrata in quel momento dell’anno. Generalmente, è la Basilica Eufrasiana è aperta tutti i giorni, tranne la domenica o quando ci sono festività cattoliche importanti.
Il biglietto per entrare costa 10€ per un adulto. I bimbi entrano gratuitamente solo quando sono in età prescolare.

Da villa romana a basilica cristiana: la storia della Basilica Eufrasiana
La Basilica Eufrasiana fu costruita intorno alla metà del VI secolo, durante il periodo dell’Impero Bizantino, sotto il governo dell’imperatore Giustiniano. Quello fu un periodo in cui alcune città che si affacciavano, e lo fatto anche oggi, sulla parte settentrionale dell’Adriatico diventarono dei veri e proprio gioielli artistici e punti di riferimento politici: Ravenna e Aquileia in primis, giusto per citarne un paio. L’Istria non voleva essere di certo da meno.
In quel periodo, una delle figure di spicco a livello religioso era il vescovo Eufrasio, che volle rinnovare completamente il complesso ecclesiastico preesistente per dare lustro alla comunità cristiana locale. La nuova basilica venne realizzata sopra i resti di due edifici più antichi: una villa romana privata, adibita al culto durante il IV secolo, e una successiva chiesa paleocristiana del V secolo.
Eufrasio volle solo il meglio delle maestranze e dei materiali per costruire la sua basilica, in modo da creare un luogo di culto degno delle grandi città bizantine. I mosaici absidali, realizzati da artisti legati all’Impero Romano d’Oriente, riflettono perfettamente l’iconografia e lo di Costantinopoli.
Malgrado le successive dominazioni veneziane, austriache e italiane, la Basilica Eufrasiana è giunta fino a noi quasi intatta nel suo splendore da primo Medioevo, grazie anche al suo continuo utilizzo come luogo di culto. Oggi rappresenta uno dei rari esempi in Europa di complesso episcopale paleocristiano integralmente conservato e comprende chiesa, battistero, palazzo vescovile e diversi resti archeologici rinvenuti in varie epoche.
Visitare la Basilica Eufrasiana: la chiesa
Basilica è un termine che, al giorno d’oggi, usiamo come sinonimo di chiesa ma non è proprio la stessa cosa. La basilica è una chiesa di una certa importanza, solitamente legata proprio al mondo bizantino. Abbiamo, infatti, la Basilica di San Marco a Venezia o quella di San Vitale a Ravenna. La Basilica Eufrasiana può essere considerata una “terza sorella” di queste due, benché sia più piccola di misura.
La basilica attuale si sviluppa su pianta a tre navate, separate da colonne in stile corinzio in marmo verde. L’interno è dominato dall’abside decorata con un ciclo di mosaici, tra cui spicca la celebre raffigurazione della Vergine con bambino, affiancata da altre figure tradizionali, tra i quali troviamo anche Eufrasio stesso. Come riconoscerlo? È quello con il modellino della chiesa in mano. A completare l’abside troviamo l’immagine di Cristo pantocratore, circondato da simboli degli evangelisti. Lo stile è quello tipico della spiritualità bizantina.
La Basilica Eufrasiana è importante anche per altri suoi mosaici. Il pavimento musivo, in parte ancora posato come in origine e visibile attraverso pannelli in vetro, mostra decorazioni geometriche, motivi floreali e simboli cristiani tipici, come pesci e colombe. Alcune sezioni sono ancora più antiche e appartengono alla chiesa precedente, nonché all’abitazione romana sopra la quale è stata costruita l’edificio attuale.

Il battistero: un capolavoro tra oriente e occidente
Al fianco della basilica, è presente un battistero che merita altrettanta attenzione e occhi curiosi puntati addosso. Questa parte del complesso di Eufrasiano di Parenzo è, secondo storici e archeologici, la parte più antica.
Esso, infatti, risale al V secolo, quindi antecedente all’attuale basilica stessa. È di forma ottagonale, come molti battisteri medievali. Si tratta di più di una scelta stilistica: porta con sé, infatti, un ricco significato simbolico: l’ottagono, nella tradizione cristiana, rappresenta l’ottavo giorno, ovvero il giorno della resurrezione e della rinascita spirituale del credente che avviene attraverso il battesimo.
L’edificio è costruito in muratura semplice, ma la sua struttura geometrica e le proporzioni armoniose gli conferiscono un’eleganza senza pari. All’interno si trova una vasca battesimale anch’essa ottagonale, in pietra, utilizzata per il rito del battesimo per immersione, tipico dell’epoca paleocristiana e ancora in uso nei culti tradizionali delle chiese orientali.
Il Palazzo Episcopale: il potere, tra cielo e terra
Come spesso accade in molti luoghi, gli edifici di culto sono spesso vicini a edifici utilizzati per il potere temporale. Nel primo Medioevo, essere vescovo di una città importante o di forte significato commerciale equivaleva ad avere un gran potere politico e lo sapevano bene Eufrasio e i suoi successori.
Il palazzo episcopale Eufrasiano è, come si può facilmente pensare, l‘antica residenza del vescovo di Parenzo, costruita e ristrutturata in più fasi tra il V e il VI secolo, con ulteriori interventi medievali e rinascimentali.
La struttura è suddivisa in due piani, con stanze che conservano ancora oggi affreschi del primo Medioevo dei periodi successivi. Anche in queste stanze ci sono resti di mosaici davvero degni di nota e capitelli scolpiti, che testimoniano la ricchezza e il prestigio del vescovato di Parenzo. Gli spazi originari includevano una sala di rappresentanza (aula episcopalis), uffici e ambienti privati per il vescovo e il suo seguito.
Oggi il palazzo episcopale ospita un piccolo museo che espone reperti archeologici provenienti dal sito e dalle chiese precedenti. Vale la pena di visitarlo, al fine di avere un’idea completa di cosa potesse essere, in passato, la Basilica Eufrasiana di Parenzo.