Barachini: i giornali un presidio democratico. Legge contro le deepfake
- Postato il 16 marzo 2025
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Il Quotidiano del Sud
Barachini: i giornali un presidio democratico. Legge contro le deepfake
Il sottosegretario all’editoria Alberto Barachini intervenuto a Feuromed ribadisce il ruolo dei giornali come «presidio democratico» e annuncia una legge contro le deepfake
Un’emorragia di copie che pare inarrestabile, le saracinesche abbassate delle edicole e quelle sopravvissute trasformate in punti vendita di gadget e souvenir, professionalità svilite tra il diritto d’autore costantemente a repentaglio e compensi sempre più bassi, crisi di fiducia dei lettori di fronte alle deepfake imperversanti: il mondo dell’editoria che ancora sconta le ricadute della rivoluzione web si trova ora ad affrontare la sfida dell’intelligenza artificiale. Servono sostegni e regole per salvaguardare la qualità dell’informazione, che è strumento di democrazia, e l’occupazione.
Misure per parare i colpi ma anche per creare le condizioni che consentano al settore di sfruttarne le potenzialità dell’IA. Difesa del diritto d’autore, del copyright – “che è alla base della sostenibilità economica e finanziaria del sistema editoriale, senza cui non c’è futuro” – e l’istituzione del reato di deepfake sono in primo piano nel programma d’azione cui sta lavorando il governo, che ha messo in campo anche una commissione ad hoc sugli sviluppi dell’AI.
ALBERTO BARACHINI, I GIORNALI E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, ha messo a fuoco lo scenario intervenendo al Festival euromediterraneo dell’economia. “L’Intelligenza artificiale sta cambiando e cambierà le nostre vite, con sviluppi positivi in moltissimi ambiti scientifici. Dal punto di vista editoriale e informativo è un’innovazione da regolare, perché può indurre una modifica sostanziale del lavoro umano e in qualche modo una sostituzione”, ha sostenuto.
SCOPRI: Feuromed – Festival Euromediterraneo dell’Economia
Bisogna quindi fare in modo che “questo strumento di innovazione aumenti le capacità distributive e di ricerca in ambito editoriale, ma non sostituisca quella straordinaria esperienza, competenza, quel lavoro e quella responsabilità umana che dev’essere sempre al centro di chi fa un lavoro giornalistico”. “Il nostro approccio sull’utilizzo dell’IA – ha sottolineato – è antropocentrico perché pone la responsabilità umana e la faccia di chi produce informazione al centro del processo”.
IL DIRITTO D’AUTORE DA DIFENDERE
C’è il diritto d’autore da difendere di fronte alle società che si occupano di intelligenza artificiale creativa “che non fanno trasparenza rispetto ai registri dei contenuti che usano per cui – ha evidenziato Barachini – è difficile, rispetto all’output, stabilire qual è stato l’input. Un tema gravissimo”. Ma non solo. “Oggi l’informazione è molto costosa mentre produrre una fake news o un deepfake è purtroppo molto economico, e distribuirlo lo è altrettanto – afferma il sottosegretario – Con il ddl che in questo momento è in discussione al Senato abbiamo impostato una nuova fattispecie di reato proprio sul deepfake, particolarmente pericoloso rischioso. Non è un gioco, un’alterazione umoristica della realtà ma uno strumento con il quale possono essere commessi reati oggi difficili da prevedere”.
Intanto, il settore editoriale naviga in brutte acque. Il calo delle vendite dei giornali è “drammatico” e “il sostegno pubblico all’informazione è decisivo”, ha affermato Barachini mostrandosi tuttavia fiducioso: “Cerco sempre di vedere la luce in fondo al tunnel”. La chiusura di tante edicole ha contribuito. Barachini ha annunciato un Dpcm con interventi di sostegno per evitare la scomparsa di questo “presidio di vicinanza e di visibilità di un prodotto informativo”. E si è anche soffermato sui giornali nelle scuole: “C’è un forte sostegno per l’acquisto di giornali ma c’è il problema dei docenti che non spiegano cos’è questo strumento”.
Il Quotidiano del Sud.
Barachini: i giornali un presidio democratico. Legge contro le deepfake