“Ballando con le stelle è un programma di una violenza verbale altamente diseducativa. Ora che ci penso: sono stata davvero una pazza”: Giuliana De Sio si sfoga

Giuliana De Sio è impegnata a teatro con “Il Gabbiano” di Anton Čechov per la regia Filippo Dini, in scena fino al 21 dicembre al Teatro Sociale di Trento. E poi dal 7 gennaio al Teatro Argentina di Roma.

A 68 anni l’attrice si dice “soddisfatta di me stessa. – ha detto a Il Giornale – In teatro ho lavorato con tutti i più grandi, nelle cose che amo di più. In tv ho spaziato a piacimento: da La Piovra alle serie pop come Il bello delle donne (all’inizio perfino Aldo Grasso l’apprezzava) fino alle fiction con Gabriel Garko“.

E ancora: “Sì: molti me le hanno rimproverate; ma io mi ci sono divertita da matta. Dal cinema, invece, avrei meritato di più. Ma non mi faccia dire che lavorano solo quelli del solito circoletto. Per averlo accennato solo una volta dalla Fagnani, è diventato un mantra. Non che non sia vero. Ma ormai è uno slogan che mi hanno appiccicato addosso”.

Giuliana De Sio ha partecipato a “Ballando con le stelle” nell’edizione 2016/2017: “Pentita? Non lo so. Certo è un programma violento: di una violenza verbale altamente diseducativa, che mi ha sconvolto. Si salva solo per i suoi momenti di danza. Perfino in una trasmissione così, la danza rimane un fatto poetico. Ma tutto il resto… Prima di andarci, pensavo: almeno verrò trattata con rispetto. Vedendo che non so ballare ci faremo quattro risate. Invece. Ora che ci penso: sono stata davvero una pazza”.

E infine: “Comunuqe partecipare a Ballando ha smosso in me più cose di quarant’anni di analisi. In senso positivo come negativo. Ero diventata un punching-ball, su cui far sfogare la rabbia di milioni di persone. Eppure, eccomi qui. Sono ancora viva”.

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