Bagagli a mano: aumentano le misure, ma occhio ai controlli (e alle multe in aeroporto)
- Postato il 20 agosto 2025
- Di Panorama
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Sulla carta sembrava una buona notizia: alcune compagnie aeree hanno allargato di qualche centimetro le misure massime consentite per i bagagli a mano. Un piccolo sollievo per chi viaggia con il timore di non riuscire a far entrare l’ultima felpa o il beauty case nel trolley. Eppure, quel margine in più si è rivelato un’arma a doppio taglio. Negli ultimi mesi i controlli si sono fatti implacabili: il bagaglio deve entrare nella gabbia di misurazione senza forzature, e non basta più rientrare nelle misure ufficiali. Basta una cerniera gonfia o una ruota sporgente per ritrovarsi a pagare la tariffa extra per la stiva.
La nuova trappola del “check alla partenza”
Il vero paradosso è che il problema emerge spesso solo al gate. Durante il check-in tutto fila liscio, ma appena prima di imbarcarsi compare il misuratore metallico. A quel punto non c’è tempo per riorganizzare: se la valigia non entra alla perfezione, viene spedita in stiva con un costo che può variare dai 30 ai 60 euro. Una cifra che, specie nei voli low cost, può superare il prezzo del biglietto stesso. È una strategia silenziosa ma efficace per monetizzare: il passeggero, già pronto a salire a bordo, non ha alternative se non pagare.
Misure, peso e… volume
Oltre alle dimensioni, molte compagnie hanno iniziato a controllare anche il peso con bilance portatili al gate. E non è tutto: alcuni vettori verificano persino il volume del bagaglio. Se la borsa è morbida e tende a “spanciare”, anche senza sforare i centimetri ufficiali, può essere considerata fuori misura. In altre parole, non conta solo cosa porti, ma come lo porti. E le tolleranze che un tempo permettevano di passare inosservati sono ormai un ricordo.
La nuova era dei liquidi nel bagaglio a mano
Dopo quasi vent’anni, la storica regola dei liquidi – quella che imponeva contenitori da massimo 100 ml e un totale di 1 litro in buste trasparenti – è in gran parte decaduta grazie all’introduzione di scanner di ultima generazione nei controlli di sicurezza. In molti aeroporti europei e internazionali è ora possibile trasportare bottiglie d’acqua, cosmetici e altri liquidi senza limitazioni particolari, purché rientrino nelle norme di sicurezza generali. Tuttavia, non si tratta di una libertà totale: alcuni scali non hanno ancora adottato la nuova tecnologia e continuano a far rispettare il vecchio limite. Questo significa che un viaggio con scalo o partenza da un aeroporto “tradizionale” può riportare in vigore la regola, con il rischio di vedersi sequestrare prodotti acquistati o portati da casa. Il consiglio resta quello di verificare in anticipo le disposizioni dell’aeroporto di partenza e di eventuali scali, così da evitare spiacevoli sorprese alla sicurezza.
Non solo low cost
Quella che era una prerogativa delle compagnie low cost ora è una pratica diffusa anche tra i vettori di linea, soprattutto sulle tratte europee più trafficate. L’obiettivo dichiarato è velocizzare l’imbarco e ridurre il numero di bagagli fuori misura a bordo, ma nei fatti la stretta ha aperto un nuovo filone di ricavi. Le regole sono sempre più uniformi e il margine di discrezionalità degli addetti sempre più ridotto.
Come evitare sorprese e spese
Per non trasformare un volo low cost in un salasso, la preparazione inizia a casa. Misurare il bagaglio prima di partire diventa essenziale, lasciando sempre un paio di centimetri di margine rispetto ai limiti ufficiali per evitare brutte sorprese. Il peso va controllato con la stessa attenzione, perché anche mezzo chilo in più può fare la differenza tra salire a bordo o dover aprire il portafoglio. È utile anche distribuire con intelligenza gli oggetti tra trolley e borsa personale, se le regole della compagnia lo consentono. Conoscere le politiche specifiche del vettore è fondamentale, perché variano sensibilmente: quello che passa su una tratta può essere bloccato su un’altra, persino con la stessa compagnia. Infine, arrivare con un po’ di anticipo al gate può regalare il tempo necessario per un rapido riassetto del bagaglio, evitando il fatidico momento in cui l’addetto cala il misuratore e la vacanza inizia con una spesa imprevista.
Il paradosso del volo low cost
E così, il sogno di volare a 19,99 euro rischia di infrangersi su una ruota sporgente. La stretta sui bagagli a mano è la nuova frontiera di un modello di business che gioca sull’imprevedibilità: non sapere quando e come verrai controllato rende il sistema più redditizio per le compagnie. Per i viaggiatori, l’unica arma resta la prudenza. Perché, oggi più che mai, in aeroporto vale una regola semplice: ogni centimetro è denaro.