“Azione vigliacca, banali giustificazioni durante gli interrogatori”: lo sfogo dei genitori dello studente massacrato per 50 euro

  • Postato il 22 novembre 2025
  • Cronaca Nera
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Il rimpallo delle responsabilità durante gli interrogatori di garanzia dei cinque ragazzini arrestati per aver brutalizzato e reso in valido un 22enne per una rapina da 50 euro, hanno colpito i genitori della vittima che hanno affidato a una nota i loro sentimenti sull'”azione vigliacca” subita dal figlio che il 12 ottobre scorso è stato accoltellato e picchiato anche quando ormai era a terra inerme. Le “immagini della brutale aggressione che ha subito il nostro ragazzo ci hanno fatto rivivere il dramma e le angosce che da oltre un mese stiamo cercando tutti insieme di razionalizzare. L’accanimento del branco sul corpo accasciato e le espressioni irridenti e sprezzanti nei confronti della vittima, con le quali i responsabili commentavano la loro impresa nella sala d’attesa del Commissariato, ci lasciano turbati e indignati per la disumana indifferenza degli autori del misfatto e l’assoluta assenza di valori e senso morale. Siamo increduli – scrivono i due genitori – che ancora ieri, dopo oltre un mese dall’aggressione, al cospetto del GIP, si siano affidati a banali e strumentali giustificazioni e frasi di circostanza, senza esprimere alcun sentimento di consapevolezza e resipiscenza sulla gravità e le conseguenze della azione compiuta”.

Durante gli interrogatori ai giudici c’è chi ha dato che è “distrutto“, chi di essere “preoccupato” per la vittima, chi che aveva il coltello perché “sono stato aggredito in passato”. A contrasto di queste dichiarazioni le immagini delle telecamere di sorveglianza e le intercettazioni ambientali in Questura, ormai note, che riproducono quasi delle confessioni spontanee e anche l’augurio che la vittima muoia. Tra le frasi registrate: “Bro, io ho fatto così”, mimando il gesto delle coltellate, o “Non so se si vede il video dove lo scanniamo”.

“Ringraziamo il Gip, il Pubblico Ministero e le forze dell’Ordine per la estrema diligenza, professionalità e tempestività e siamo fiduciosi che l’operato della Giustizia faccia il suo corso anche nella tutela dei diritti della vittima e possa esercitare una efficace funzione dissuasiva. Auspichiamo che questi ragazzi responsabili dell’aggressione, influenzati dalla diffusa cultura della violenza, possano avere l’opportunità di riflettere sulla insensatezza del male arrecato ad un coetaneo che avrà da convivere ogni giorno con le conseguenze della loro azione vigliacca. A noi resta il compito di pregare e sperare per la salute di nostro figlio”

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Il Fatto Quotidiano

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