Ayuso vince la settima tappa del Giro d’Italia: primo all’arrivo in salita di Tagliacozzo, Roglic nuova maglia rosa

  • Postato il 16 maggio 2025
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Il talentuoso spagnolo Juan Ayuso, 23 anni, passista scalatore della UAE ha vinto in solitaria il primo arrivo in salita del Giro d’Italia, primo al traguardo di Tagliacozzo con una volata iniziata a 600 metri dal traguardo. L’attacco secco e deciso del ragazzo di Alicante ha sgretolato i compagni di fuga imponendosi con autorevolezza. Lo sloveno Roglic, 35 anni , e’ la nuova maglia rosa. Ottimi Tiberi e Ciccone.

Giro d’Italia, primo arrivo in salita

Settima tappa, da Castel di Sangro (provincia dell’Aquila) a Tagliacozzo, comune della Marsica, entroterra abruzzese. Tappa di 168 km praticamente senza pianura, con quattro GPM, un dislivello di 3.500 metri e arrivo a quota 1.450 dopo una salita di 11,9 km al 5,5% con punte del 13%. Due gli Sprint intermedi: Sulmona e Ovindoli. Il primo dopo l’iniziale ascesa a Roccaraso, il secondo dopo il terzo GPM di giornata (Vado della Forcella, 1.395 metri). Il traguardo volante Red Bull km (con abbuoni) è stato fissato al km 155, prima della micidiale salita conclusiva. Ne è uscito il classico tappone di montagna alla vigilia di un altra frazione appenninica di 197 km. Un test severo che ha messo le cose in chiaro.

Ayuso
Ayuso (nella foto Ansa) vince la settima tappa del Giro d’Italia: primo all’arrivo in salita di Tagliacozzo, Roglic nuova maglia rosa

Gara tutta in Abruzzo

Partenza alle 12.55. Al via 174 corridori di 23 squadre. Gli italiani sono 47 (ritirato Pinarello della VF Bardiani). Fa freddo, strada bagnata. Passato Roccaraso (1.238 metri, terza categoria, primo Fortunato) la Carovana scende a Sulmona  – Sprint vinto da Tonelli – per poi salire a Monte Urano (846 m, 4,6 km al 9,2% con pendenze anche del 14%). Sette uomini in fuga da un’ora a tra cui quattro italiani (Tonelli, Garofoli, Scaroni, Tarozzi). Il britannico Paul Double è passato per primo sul Monte Urano. Quindi l’attacco al Valico della Forcella (primo ancora il britannico) e scollinamento dopo 105 km di corsa. I battistrada transitano con tre minuti e mezzo di vantaggio. Tonelli vince lo Sprint di Ovindoli (1.378 m.). Mancano al traguardo 50km: 40 abbordabili poi l’arrampicata a Tagliacozzo, una dozzina di km con un tratto al 13%. Selezione inevitabile.

L’arrampicata finale

I sette battistrada – ancora al comando – iniziano la salita conclusiva dopo il Red Bull km (vinto da Tarozzi). Ultimi 10 km, si muovono i big, ripreso Scaroni, si alzano il ritmo e la tensione, si sgretola il gruppo nell’inseguimento, e’ pura bagarre. Fuggitivi ripresi a 5 km dal traguardo. Una quarantina al comando.  Ultimi 3 km micidiali. E’ un gran finale, accelerazione imposta dalla UAE. A 1.300 metri dalla linea di arrivo Ciccone accende la miccia, ma ne approfitta Ayuso che apre il gas a 600 metri dal traguardo, fa il vuoto ,e taglia il traguardo rifilando 4 secondi  a Del Toro (secondo), Bernal (terzo), Roglic quarto.

L’ordine di arrivo

1. Yuso in 4h20’25”, 2. Del Toro, 3. Bernal, 4. Roglic, 5. Ciccone, 6. Tiberi, 7. Crisi, 8. Carapaz, 9. Poole, 10. Storer.

La classifica generale

1 Roglic, 2. Ayuso (+0.04), 3. Del Toro (+0.09), 4. Tiberi (+0.27), 5. Poole (+0.30), 6. Storer (+0.33), 7. Mc Nulty (+0.34), 8. Vacek (+0.37), 9. Simon Yates (+0.49), 10. Carapaz (+0.39), 1@. Caruso (+0.41), 12. Pellizzari (+0.43), 13. Ciccone (+0.44), 14. Bernal (+0.46), 15. Adam Yates (+0.48).

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Autore
Blitz

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