Avete visto Macchio? Chi è l'italoamerciano diventato una star dopo l'insediamento di Trump
- Postato il 22 gennaio 2025
- Di Libero Quotidiano
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Avete visto Macchio? Chi è l'italoamerciano diventato una star dopo l'insediamento di Trump
La grande occasione di Christopher “Chris” Macchio arrivò quasi per caso, quando il 31 dicembre 2015 fu chiamato come sostituto dell'ultimo minuto per uno spettacolo di Capodanno a Mar-a-Lago, la faraonica residenza di Donald Trump in Florida. Fu in quell'occasione che colui che oggi i media americani soprannominano «il tenore d'America», ha conosciuto l'allor non ancora presidente degli Stati Uniti, che da allora è diventato il suo più grande fan. Da quella volta, infatti, il cantante italo-americano si è esibito numerose volte per il tycoon e i suoi ospiti, in occasioni ufficiali ma anche private.
Lunedì scorso è stato lui a cantare l'inno nazionale americano, accompagnato dall'orchestra e dal coro della banda dei Marines, in occasione della cerimonia di giuramento del 47esimo presidente degli Stati Uniti nella Rotunda del Campidoglio. E poi si è esibito nuovamente, poco più tardi, alla Capitol One Arena, il palazzo del basket di Washington da 20mila posti dove il neo-presidente è andato a salutare i suoi fan più entusiasti e a firmare i primi ordini esecutivi, che hanno segnato l'avvio ufficiale del suo mandato. In realtà, Trump se l'era portato dietro, quasi fosse una specie di amuleto, in occasione di diversi eventi pubblici e comizi tenuti negli ultimi mesi durante la campagna elettorale. In Pennsylvania, al Madison Square Garden, al golf club di Trump a Bedminster nel New Jersey e poi ancora alla festa della notte delle elezioni nel quartier generale di Trump, Macchio si è esibito in classici dell'opera come Ave Maria e Nessun Dorma, oltre a Hallelujah di Leonard Cohen, aggiungendo un tocco di magia ai comizi di Don.
Va detto che Macchio non è certo un Pavarotti o un Placido Domingo. Originario di Long Island, 46 anni, ha studiato canto classico presso la Manhattan School of Music ma non vanta crediti professionali in nessuno dei maggiori teatri d'opera, come il Metropolitan Opera di New York, la Scala di Milano o l'Opera House di Sydney. Ha invece debuttato come professionista in un concerto speciale per PBS Television, seguito da apparizioni su Fox, Nbc, Abc e anche (da bravo italo-americano) RAI International. Ha pubblicato due album, “Dolci Momenti” e “O Holy Night”, si esibisce con regolarità alla Carnegie Hall e al Lincoln Center insieme a Andy Cooney e Daniel Rodriguez coi quali costituisce i New York Tenors ed è persino apparso in due film: la commedia mafiosa “Don Q” e il biopic a sfondo religioso “Cabrini”. Sui social il tenore si dichiara apertamente MAGA, ripubblicando e promuovendo i post del presidente ma anche dei suoi collaboratori. «È un grande privilegio far parte della sua cerchia, della sua famiglia e dell'intera organizzazione Trump», ha dichiarato in un video condiviso sul suo Instagram.
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