Autovelox non censiti: multe annullabili. Ecco come non pagare

  • Postato il 28 novembre 2025
  • Di Panorama
  • 4 Visualizzazioni

Citofona il postino, ma nessun pacco è atteso. È invece la temutissima busta verde che contiene una multa per aver superato l’autovelox con qualche km/h di troppo. Ma dal 30 novembre 2025 gli automobilisti italiani potranno avere una speranza in più: saranno valide solo le contravvenzioni derivanti da apparecchiature regolarmente censite sulla piattaforma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mentre quelle non registrate dovranno essere spente e le sanzioni già emesse potranno essere annullate.

Come funziona il nuovo censimento

La piattaforma telematica del MIT, operativa dal 30 settembre per Decreto dirigenziale n. 367, ha concesso 60 giorni a Comuni, Province e Regioni per caricare i dati di ogni singolo dispositivo. L’elenco completo degli autovelox sarà poi consultabile pubblicamente sul sito istituzionale del MIT.

Se si ritiene che una multa sia sospetta, il primo passo è controllare il verbale ricevuto: devono comparire la matricola del dispositivo, il modello, gli estremi del decreto MIT, cioè numero e data, e l’ubicazione esatta con indicazioni su strada, chilometro e direzione. Tutti elementi obbligatori per legge che spesso non vengono verificati per la fretta di sfruttare il 30% di sconto valido per i primi 5 giorni dalla notifica. Raccolte le informazioni, sul sito del MIT si potrà verificare l’effettiva presenza dell’apparecchio nell’elenco ufficiale inserendo la matricola, la tratta stradale o gli altri dati identificativi. Se il velox non compare nel registro nazionale o se i dati sul verbale non corrispondono a quelli censiti, la multa può essere contestata.

Come contestare una multa

Ci sono due strade per tentare di annullare la contravvenzione. La prima è il ricorso gratuito al Prefetto, da inviare tramite PEC o raccomandata entro 60 giorni dalla notifica. È fondamentale allegare alla richiesta motivata, i dati del verbale ricevuto e la verifica del mancato censimento. Solo dopo vari mesi di attesa, il ricorso può essere accolto, quindi cancellando la multa, oppure il rischio è che venga respinto con conseguente raddoppio della sanzione.

Autovelox non censiti: multe annullabili. Ecco come non pagare

La seconda via è scegliere il Giudice di Pace come destinatario del ricorso entro 30 giorni dalla notifica del verbale, ma richiede il pagamento di una marca da bollo e la presentazione dell’atto presso il tribunale competente. In caso di rigetto, sarà il giudice a stabilire l’importo che l’automobilista dovrà pagare.

L’importante è agire tempestivamente sia da parte degli automobilisti sia da parte degli enti amministrativi: se i primi devono controllare il verbale, verificare il censimento e presentare ricorso nei termini previsti, le amministrazioni devono concludere il censimento degli autovelox al più presto, per evitare che i dispositivi vengano spenti e le multe nelle temute buste verdi annullate, con conseguenti introiti mancanti e casse alleggerite.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti