Autovelox, ministero chiude il registro: ecco dove sono tutti i dispositivi registrati a Genova
- Postato il 30 novembre 2025
- Altre News
- Di Genova24
- 1 Visualizzazioni

Genova. Lo scorso 28 novembre, venerdì, è scaduto il termine per registrare impianti di rilevamento della velocità autorizzati sul territorio nazionale: sul sito web del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, quindi, è arrivata la comunicazione della chiusura del registro, con la quale si sancisce di fatto quelli che sono gli impianti realmente utilizzabili dalle amministrazioni pubbliche. Al contrario, tutto quello che non è presente in questo elenco non potrà di fatto produrre sanzioni.
La pubblicazione arriva alla scadenza dei tempi previsti per il censimento nazionale. Venerdì scorso, infatti, scadevano i termini per l’invio dei dati da parte delle amministrazioni e degli enti da cui dipendono gli organi di polizia stradale. Si tratta di un passaggio essenziale per garantire la piena legittimità d’uso degli strumenti di accertamento delle violazioni dei limiti di velocità.
Sullo stesso sito del ministero, quindi, è comparso l’elenco ufficiale di tutte le diverse strumentazioni, individuate per indirizzo, che sono state registrate e che possono essere utilizzate per accertare infrazioni del codice della strada: a questo link la pagina, con relativa form di ricerca, dove si trovano gli strumenti, con specificato tipologia, modello e, soprattutto, indirizzo.
Cercando “Genova”, si trovano quindi tutti quello attivi in provincia: confermate le telecamere radar per la il controllo esclusivo della velocità media della sopraelevata Aldo Moro, le telecamere per il rilevamento della velocità istantanea in corso Europa (sette telecamere), in lungomare Canepa, in via Polonio, via Pra’ e sulla Guido Rossa. Nove i telelaser mobili registrati dalla polizia locale per i controlli sulle strade genovesi e diversi gli apparecchi posizionati sulla autostrade genovesi: tre sulla A7, due sula A10 e due sulla A26.
Al momento tutte le postazioni non inserite in questo elenco non possono essere considerate valide, con conseguente illegittimità di riscossione. L’elenco, però, nei prossimi mesi potrà essere aggiornato, in base alle disposizioni del ministero.