Autorità portuale, il Pd insiste: “I rappresentanti delle istituzioni siano nominati dopo le elezioni”
- Postato il 17 aprile 2025
- Copertina
- Di Genova24
- 1 Visualizzazioni


Genova. Attendere l’esito delle elezioni a Genova per nominare i rappresentanti delle istituzioni locali nel comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale dopo l’indicazione del nuovo presidente Matteo Paroli da parte del ministero dei Trasporti, in attesa del decreto di nomina. È quanto chiede il Partito Democratico in una nota firmata dai consiglieri regionali Davide Natale (segretario regionale), Simone D’Angelo (segretario genovese) e Roberto Arboscello.
“L’indicazione delle personalità che saranno chiamate a rappresentare le istituzioni locali – spiegano i dem – assume una notevole importanza sulle scelte strategiche che interesseranno o interesseranno il sistema portuale stesso, le città, le imprese, i cittadini, scelte che non ricadranno soltanto su Genova e Savona, ma che vedranno l’interessamento anche di tutti quei territori che avranno ricadute dalle scelte che verranno assunte in quel contesto. È indubbio che all’interno del comitato saranno discusse indicazioni che incideranno per i prossimi anni sulle diverse comunità, per questo dovrà essere di rilievo il profilo di chi le rappresenterà. Si dovrà ascoltare il comitato che dovrà fare proprie le impostazioni politiche e programmatiche dei rappresentanti di quegli enti”.
Quindi arrivano al punto: “Per questo abbiamo chiesto di attendere l’esito delle elezioni genovesi per la nomina dei rappresentanti all’interno del comitato, perché siamo convinti che chi rappresenterà i Comuni dovrà assicurare una forte rottura con l’esperienza di destra che negli ultimi anni ha governato il porto. Non ci possono essere fraintendimenti, bisogna essere netti con la rottura nei confronti del passato. È il momento di scelte chiare e nette nell’impostazione politica programmatica, nella redazione del nuovo piano regolatore portuale, sul ruolo della crocieristica nello sviluppo dei terminal dei porti, nell’integrazione degli scali; sulle piattaforme logistiche dell’entroterra, nell’interconnessione delle attività portuali con quelle della città: questa sono le sfide in cui dovrà emergere la netta discontinuità con questa destra”.
“Lo schema di Bucci di nominare un suo rappresentante prima delle elezioni – proseguono – è emblematico di come la destra intende rispettare il ruolo delle istituzioni nella società. Noi chiediamo di cambiare passo e di aver maggiore rispetto delle istituzioni e soprattutto di come le comunità vorranno farsi rappresentare e si stanno facendo rappresentare nelle istituzioni locali”.
Lunedì scorso, comunque, il presidente Bucci non sembrava intenzionato a cambiare idea: “Sono pronto a nominare il rappresentante di Regione Liguria non appena riceverò la lettera dall’Autorità portuale – aveva confermato -. Quando sono diventato sindaco, nel 2017, il mio predecessore, l’ex sindaco Marco Doria, si era auto nominato nel comitato portuale. Gli ho scritto due o tre lettere per dirgli che forse sarebbe stato il caso di dimettersi ma non ha voluto ed è andato avanti per tre anni e mezzo, fino a fine 2020. Quindi penso che lezioni a noi da questo punto di vista non le possa dare nessuno, da come si sono comportati. Si è in carica fino all’ultimo giorno, questi sono i classici atteggiamenti di chi vuole fare le cose fuori dalle regole“.