Auto rubate grazie ad AirTag e gps nello specchietto, arrestata una banda a Napoli: furti in pochi secondi

  • Postato il 6 ottobre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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I Carabinieri di Napoli hanno arrestato quattro persone ritenute responsabili di una vera e propria organizzazione dedita al furto di veicoli: l’accusa è di associazione a delinquere. Gli inquirenti attribuiscono al gruppo la paternità di 22 episodi tra furti d’auto e di moto commessi in diversi comuni della Campania, sia su strada sia in abitazioni private.

A inchiodare i sospetti sono stati i filmati estrapolati dalle videocamere di sorveglianza, che hanno consentito di ricostruire movimenti, modalità operative e corrispondenze tra i mezzi utilizzati dai presunti autori. Secondo gli investigatori, al vertice dell’organizzazione vi sarebbe un capo-promotore che pianificava i colpi, contrattava la cessione dei veicoli con i ricettatori e curava la distribuzione dei proventi.

Metodo, strumenti e sequestro

I complici operavano su strada a bordo di auto a noleggio, cambiate con frequenza per eludere controlli e collegamenti. Individuati i mezzi di valore, gli indagati installavano localizzatori GPS nascosti (a volte anche AirTag) — spesso negli specchietti retrovisori o nel paraurti — per seguirne gli spostamenti e agire al momento più opportuno. In almeno un episodio, la reazione del proprietario ha fatto degenerare la situazione in rapina.

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati strumenti del mestiere: arnesi da scasso, stemmi di note case automobilistiche di lusso e apparecchiature elettroniche avanzate utilizzate per programmare e rigenerare chiavi. L’azione investigativa punta ora a risalire ai ricettatori e alla rete di vendita dei veicoli, oltre a valutare la responsabilità penale di ciascuno degli arrestati.

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Blitz

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