Australian Open, la favola di Passaro: da lucky loser alla top 100. "Grazie a Fognini. Ma la sorte mi ha ricompensato"
- Postato il 13 gennaio 2025
- Di Virgilio.it
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In un universo parallelo avrebbe dovuto essere già sul volo di rientro per l’Italia, magari già sbarcato a Fiumicino con una valigia carica di ricordi, ma un tarlo in testa che non se ne voleva andar via. Per fortuna però l’universo che ha accolto Francesco Passaro, per una volta, è stato quello “giusto”: lui a Melbourne è rimasto e di colpo le porte del primo slam in carriera gli si sono letteralmente spalancate davanti, decidendo però anche di… ricompensarlo con qualcosa di superiore alle aspettative. Perché l’infortunio di Dimitrov gli ha aperto le porte del secondo turno, dove il confronto con Benjamin Bonzi lascia aperto più di uno spiraglio per continuare a sognare. Perché essendo rimasti in Down Under, tanto vale andare all in.
- L'occasione della vita: "Dopo tanti infortuni, era ora..."
- Bonzi non è imbattibile. "So di avere una grossa chance"
- Obiettivi 2025: la top 100 e il Roland Garros
L’occasione della vita: “Dopo tanti infortuni, era ora…”
Passaro non aveva mai disputato una partita di main draw in un torneo dello slam prima di questa mattina. E poco importa se alla fine la prima vittoria assoluta verrà ricordata soprattutto per il ritiro di Dimitrov. “Mi spiace per quello che gli è capitato, però sono al contempo felice, perché so io quanto ho dovuto penare per arrivare fino a godermi questo momento”.
Tradotto in linguaggio per profani: gli infortuni negli ultimi due anni c’hanno messo lo zampino, impedendo al giocatore perugino di fare il tanto sospirato salto in top 100. Tanto che proprio poche ore prima di scendere in campo a Melbourne era arrivato il best ranking alla numero 104.
Ma ne mancava sempre un pezzettino per sfondare quella maledetta tripla cifra, e la dea bendata ha deciso per una volta di ricordarsi di Francesco. “Non è bello gioire delle sventure altrui, però credo di aver giocato un ottimo primo set, e finché non s’è infortunato Dimitrov c’è stata partita vera. Ripeto, valuto tutto questo alla stregua di una “ricompensa” per i tanti infortuni che hanno costellato il mio percorso. Dopotutto io sono un giocatore nato sulla terra, il cemento non è la mia superficie prediletta, ma qui in Australia tutto è meraviglioso”.
Bonzi non è imbattibile. “So di avere una grossa chance”
Di meraviglioso c’è anche l’accoppiamento con Benjamin Bonzi nel match di secondo turno. Chiaramente il francese godrà dei favori del pronostico, reduce dal successo ottenuto contro il crepuscolare Goffin, ma rappresenta comunque un avversario non così insormontabile anche per un rookie come Passaro.
“Non lo conosco, non c’ho mai giocato contro e nemmeno ci siamo mai allenati insieme. Cercherò di raccogliere quante più informazioni nelle prossime ore. Di sicuro è stimolante avere un’opportunità così grande: con il mio staff abbiamo scelto di aspettare un po’ prima di tornare in Europa, perché sapevamo che c’erano diversi giocatori a rischio forfait e valeva la pena attendere.
Debbo ringraziare Fabio Fognini che, ancor prima che dirlo all’organizzazione, ha comunicato a me che non sarebbe potuto scendere in campo, dandomi un po’ più di tempo per prepararmi a scendere in campo contro Dimitrov. È stato un gesto carino da parte sua: nutro una grande stima nei confronti di Fabio, prima come uomo e poi anche come giocatore. Non era scontato fare ciò che ha fatto e di questo gliene sono grato”.
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Passaro, classe 2001, è amico anche di Sinner, col quale si è allenato proprio nella mattinata australiana alla Rod Laver Arena (Jannik si stava riscaldando in vista del debutto con Jarry). Spesso è solito allenarsi in Spagna, sovente ad Alicante, dove quest’anno ha incrociato Alcaraz e Berrettini.
In carriera vanta una percentuale di vittorie del 56%, che sul cemento scende al 49% (33 vinte e 34 perse). Non aveva mai affrontato prima di Dimitrov una sfida contro un tennista oltre la numero 29 del mondo (è successo ad aprile contro Musetti, battuto in finale nel Challenger di Torino) e vanta un ruolino di 4 vittorie e 4 sconfitte nelle 8 sfide disputate contro tennisti in top 50, che diventano 13-20 se si allarga il dato ai top 100.
Al netto dei tanti saliscendi che si noteranno nella classifica ATP di lunedì 20 gennaio, le possibilità di restare in top 100 anche in caso di ko. con Bonzi sono elevate, tanto che Passaro potrebbe sfruttare la cosa a proprio favore in vista dei prossimi appuntamenti tra Masters 1000 e Roland Garros, forse il suo vero obiettivo stagionale (lo scorso anno rimase fuori dal tabellone di qualificazione per un soffio). Melbourne dopotutto per lui è solo una tappa di “passaggio”: tra poco parte la stagione sul rosso in Sudamerica, ed è lì che il perugino vuol farsi trovare pronto. Con l’Italia pronta ad ammirare un’altra potenziale scalata ai piani alti del ranking.