Australia – Eolie: Marcello Saija a Melbourne, motore pulsante del Centenario del sodalizio eoliano
- Postato il 1 novembre 2025
- Storia Arte Cultura
- Di Paese Italia Press
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Melbourne, Australia, 1 nov. 2025 – Con un successo di pubblico e di critica che ha superato ogni aspettativa, si sono concluse le manifestazioni per il Centenario della Società Isole Eolie di Melbourne, promosse dal sodalizio eoliano in collaborazione con il C.I.R.C.E., Centro Internazionale di Ricerca sulla Cultura e l’Emigrazione. Molte pulsante delle celebrazioni è stato Marcello Saija, già Ordinario di Storia delle Istituzioni Politiche all’Università di Palermo, docente alla Stony Brook University di New York e autore di opere accademiche adottate in università italiane e straniere. La sua presenza a Melbourne come sempre interpreta un ponte tra ricerca storica e memoria dell’emigrazione segnando un momento di altissimo valore culturale e umano.
Accanto a lui, la regista e organizzatrice Cristina Neri, anima creativa del programma culturale “Avventure siciliane”, ha intrecciato teatro, musica e riflessione storica in una densa narrazione
Nell’Eolian Hall di Melbourne, è andato in scena “I fimmini diciunu no”, la potente rappresentazione curata dalle cuntastorie Donatella La Macchia e Donatella Alibrandi, che ha riportato alla memoria la rivolta di Filicudi del 1971, quando gli abitanti dell’isola eoliana – e in particolare le donne – si opposero con determinazione al tentativo dello Stato italiano di relegare quindici mafiosi al soggiorno obbligato sull’isola.
Il professor Saija ha introdotto e commentato la rappresentazione con una articolata lezione di storia, spiegando che lo Stato aveva scelto Filicudi perché credeva che in un luogo così piccolo non ci sarebbe stata alcuna reazione. Ma l’isola, che già allora cominciava a scoprire la propria vocazione turistica, aveva maturato una consapevolezza nuova, un senso di dignità e di appartenenza che portò gli abitanti a intuire subito il pericolo. La reazione fu straordinaria. Il sindaco si dimise, gli isolani serrarono le attività, le donne guidarono la protesta e l’intera comunità decise di abbandonare l’isola pur di costringere lo Stato a ritirare la decisione. Alla fine i mafiosi furono trasferiti altrove.
L’intervento del professore Saija seguito da un intenso dibattito coordinato dal dottor Giuseppe Davella, ha acceso una question session sulla storia della mafia siciliana e sul ruolo delle comunità periferiche come presidi di libertà e giustizia.
La giornata è proseguita all’Albert Park College di Melbourne, dove la dottoressa Elena Basurto ha concluso le lezioni illustrando con filmati e immagini il Museo dell’Emigrazione Eoliana. L’incontro ha suscitato un entusiasmo contagioso, aprendo un dibattito tra gli studenti, molti dei quali di origine eoliana, desiderosi di conoscere la storia dei loro antenati.
L’iniziativa si inserisce nel progetto di scambio culturale ideato dal C.I.R.C.E. e promosso dall’Istituto di Studi Superiori Conti Vainicher di Lipari, presieduto dalla professoressa Anna Bonarrigo. Il progetto, ammesso a finanziamento dalla Regione Siciliana, mira a costruire un ponte stabile tra le giovani generazioni eoliane e le comunità di emigrati in Australia, rafforzando un legame di identità e appartenenza che attraversa gli oceani.
Gli studenti Emanuele Gaetano Randazzo, Grace Taranto, Sara Finocchiaro, Marta Basile, Antonio Raccardi, Giosuè Buccigrossi, Cristiano Casilli e Sara Magaudda sono stati selezionati, dopo un intenso ciclo di lezioni al Museo dell’Emigrazione di Salina, da una commissione presieduta dal professor Saija e composta, oltre che dalla dottoressa Basurto, dai docenti Giacomo Montecristo, Maria Antonietta Drago e Giuseppe Scalogna. La delegazione, che ha rappresentato con orgoglio la nuova generazione eoliana, ha avuto così modo di vivere un’esperienza formativa e umana di grande valore, testimoniando l’attualità di un’eredità storica che continua a unire Lipari l’ arcipelago eoliano tutto e Melbourne.
Nella cerimonia conclusiva all’Eolian Hall, il professor Marcello Saija ha ringraziato con parole di profonda gratitudine il presidente della Società Isole Eolie, Sam Portelli, per la calorosa accoglienza riservata alla delegazione. Il professor Giacomo Montecristo ha poi omaggiato con un bouquet Cristina Neri e Rosalie Paino, principali organizzatrici degli eventi. La delegazione eoliana ha inoltre reso omaggio al preside dell’Albert Park College, Steven Cook, e alla vicepreside Tasha Brown, riconoscendo il valore dello scambio culturale offerto agli allievi del Conti Vainicher di Lipari e il profondo significato umano di questa collaborazione internazionale.
Le celebrazioni del Centenario hanno compreso anche l’iniziativa “Avventure siciliane”, coordinata da Cristina Neri in collaborazione con il C.I.R.C.E., che ha proposto la performance di Rosanna Morales dedicata alla scomparsa del dialetto siciliano e un commosso omaggio al giornalista e scrittore Nino Randazzo, di cui sono state rievocate alcune opere.
L’intera manifestazione ha rappresentato molto più di un anniversario celebrativo. È stata un atto di identità e orgoglio, un omaggio alla diaspora eoliana che attraverso la cultura, la storia e il racconto mantiene vivo il legame con le proprie origini. Al centro di tutto, la figura di Marcello Saija, che con il rigore dello studioso e la passione del narratore ha saputo trasformare un secolo di storia in una lezione viva di appartenenza, confermando alla comunità eoliana in Australia il senso profondo di un’eredità che continua a unire le isole e il mondo.
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