Aurelia Bis: ancora ritardi e rinvii, sul tavolo solo un incontro in Regione “per fare il punto”
- Postato il 14 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Questa domenica parliamo di Aurelia bis, forse il più grottesco tra i tanti problemi che affliggono il Savonese. La vicenda è nota e IVG ne ha puntualmente riportato gli ultimi capitoli, che diamo quindi per acquisiti.
Torniamo però sull’ultima dichiarazione di Giacomo Giampedrone, assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, il quale ha detto di aver contattato Matteo Castiglioni, commissario dell’Aurelia bis, e che ha ottenuto da quest’ultimo la disponibilità a “convocare a stretto giro un incontro per fare il punto con i sindaci e le parti sociali“.
Ma davvero siamo ancora a questo livello? Per carità, è possibile che il povero Giampedrone non possa fare di più e che in questa fase non abbia responsabilità particolari, ma va ricordato che la maggior parte dell’opera è terminata (oltre l’80%) e che mancano in pratica solo lavori accessori, asfalto, guard rail, insomma cose di questo genere banalizzando un po’.
Giampedrone ha aggiunto che si tratta di un’opera fondamentale e irrinunciabile, e che c’è l’impegno di ministero (quello delle Infrastrutture), Anas e commissario per portare a termine l’Aurelia bis. Ci mancherebbe altro, ci permettiamo di commentare, che mancasse anche l’impegno, una cosa che non si nega mai.
Ultimamente sono stati pagati gli stipendi ai sei operai e due impiegati rimasti, ma la Cisl ha sottolineato che con questa forza lavoro non si va ovviamente da nessuna parte e che l’Ici, l’impresa che ha l’appalto, non sembra in grado di terminarli, avendo tra l’altro grane simili in altre parti d’Italia.
Una vicenda grottesca, dicevamo, se si pensa che dura da vent’anni e che IVG (come altri) già nel novembre del 2020 aveva invocato la nomina di un commissario per procedere a un rapido appalto che permettesse di terminare l’opera. Allora (altri tempi, altri governi) a dire no fu la ministra De Micheli, partito Pd, Conte presidente del Consiglio. Giusto per dire che tra ieri e oggi un po’ tutti gli schieramenti politici si sono cimentati senza successo sul problema e che di conseguenza verrebbe da dire che è la politica savonese a contare poco o nulla.
E adesso? Non sappiamo che cosa preveda la burocrazia italiana e di conseguenza come si possa procedere. Il buonsenso (che da solo, lo riconosciamo, non basta) farebbe pensare che la strada più giusta sia quella di affidare il completamento dell’Aurelia bis direttamente all’Anas, senza tante storie, per terminare i lavori nel modo più rapido possibile.