Aumento Imu, Pierobon (Piccoli proprietari immobiliari): “Il consiglio comunale rigetti la delibera”
- Postato il 20 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Nella giornata di domani si svolgerà la commissione Bilancio in Comune a Genova per discutere dell’aumento dell’aliquote Imu sul canone concordato. Confermiamo che, in extremis, siamo stati convocati insieme alle altre associazioni della proprietà e dell’inquilinato. E’ chiaro che si tratta di un tentativo goffo e tardivo di dare una parvenza di confronto democratico. Senza il clamore della protesta unanime di tutti noi sindacati, e senza l’intervento delle forze di opposizione, la decisione sarebbe stata portata avanti senza alcun tipo di coinvolgimento delle rappresentanze”. Così Valentina Pierobon, presidente di Asppi alla vigilia della commissione Bilancio prevista per domani.
“Apprendiamo dalla stampa di oggi – prosegue Pierobon – che Pietro Piciocchi presenterà un emendamento che propone una strada alternativa per evitare l’aumento dell’aliquota. Il tema della casa e, in particolare, la difesa del contratto a canone concordato, non deve diventare strumento di scontro fra schieramenti politici contrapposti. E’ compito di chi amministra trovare le risorse. La giunta Salis ha fatto una scelta politica netta: aumentare le tasse sul canone concordato, penalizzando le fasce più deboli. Auspichiamo che il consiglio comunale, assumendo il proprio ruolo di organo di controllo e direzione politica, possa rigettare la proposta di delibera della Giunta, perché iniqua e gravosa per il mercato delle locazioni”.
“Ricordiamo inoltre – ribadisce Pierobon – che sin dall’entrata in vigore della legge 431/98, il Comune di Genova ha da sempre differenziato l’imposizione fiscale applicata ai contratti a canone concordato, deliberandone una maggiore premialità rispetto al canone libero. Questo è accaduto durante tutte le precedenti Amministrazioni, sia di centro sinistra che di centro destra. Questa volontà politica, attuata nei precedenti cicli amministrativi, rispettava proprio la ratio della norma: incentivare i piccoli proprietari a calmierare il mercato della locazione, a tutela delle fasce più fragili dell’inquilinato”.
“Prendiamo atto che la nuova amministrazione, dopo 45 giorni dal suo insediamento, come primo provvedimento politico azzera questo meccanismo di incentivazione, faticosamente difeso e garantito negli ultimi 25 anni – conclude – se la narrazione politica che la giunta Salis vuole trasmettere è quella di una totale e piena compattezza attorno a questa scelta, sappiamo benissimo tutti che non è così. E sarebbe un grave errore continuare a fingere che lo sia”.