Aumentano le perdite economiche causate dalle catastrofi naturali: 135 miliardi di dollari nel 2025
- Postato il 6 agosto 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Dopo ondate di calore, alluvioni, tempeste e grandinate, è arrivato l’ennesimo segnale d’allarme: nella prima metà del 2025, i fenomeni meteorologici estremi hanno causato perdite economiche globali pari a 135 miliardi di dollari, 116 miliardi di euro, in forte aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto emerge da un’analisi di Swiss Re, istituto di riassicurazione svizzero tra i più grandi al mondo.
Le perdite assicurate a livello globale, causate da eventi catastrofali, hanno raggiunto gli 80 miliardi di dollari (69,12 miliardi di euro), un aumento rilevante rispetto ai 62 miliardi di dollari dei primi sei mesi del 2024. Secondo Swiss Re, che opera come assicuratore delle assicurazioni stesse, “il primo semestre del 2025 è stato il secondo più costoso di sempre“. Era infatti dal 2011, quando un terremoto di magnitudo 8.8 colpì il Giappone, che i danni assicurativi catastrofali non raggiungevano cifre tanto elevate. I danni del 2025, invece, sono stati aggravati dagli incendi di gennaio in California e dai violenti temporali negli Stati Uniti. I primi hanno causato danni assicurati per 40 miliardi di dollari (34,56 miliardi di euro), la perdita più elevata di sempre, equivalente addirittura a circa il 70% dei danni assicurativi globali del primo quadrimestre del 2025. I secondi, invece, hanno raggiunto quota 31 miliardi (26,79 miliardi di euro), al di sotto dei 35 miliardi registrati negli ultimi 2 anni.
Ma Swiss Re avverte che “l’incidenza delle catastrofi naturali è solitamente più intensa nella seconda metà dell’anno”. Per questo, l’istituto prevede, per l’intero 2025, perdite assicurative complessive pari a 150 miliardi di dollari (129,61 miliardi di euro), cifra che però potrebbe aumentare. Le calamità naturali sono infatti in continuo aumento a causa dell’impatto del cambiamento climatico e Swiss Re spinge per la prevenzione. È più efficace, e meno costoso, spendere soldi per interventi che aiutino a prevenire i danni, invece di correre ai ripari quando questi si sono già verificati: “La leva più efficace per aumentare la resilienza e la sicurezza delle comunità è raddoppiare gli sforzi in materia di mitigazione e adattamento”, dice il capo-economista di Swiss Re Jérôme Haegeli.”È qui che tutti possono contribuire a ridurre le perdite prima che si verifichino. Sebbene le misure di mitigazione e adattamento abbiano un costo, la nostra ricerca dimostra che, ad esempio, le misure di protezione dalle inondazioni come dighe, argini e paratoie sono fino a dieci volte più efficaci in termini di costi rispetto alla ricostruzione”.
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