Audi A3 Allstreet TFSI e, la prova de Il Fatto.it – La compatta plug-in che è quasi un crossover – FOTO

Dopo circa sei mesi dal lancio della A3 ibrida plug-in, Audi ha presentato anche la variante Allstreet con lo stesso powertrain e abbiamo avuto modo di provarla sulle dolci colline delle Langhe. Rispetto alla A3 Sportback presenta alcune differenze sia a livello estetico che tecnico. Il look lascia intendere uno spirito avventuroso, grazie alle minigonne, agli archi passaruota scuri e alle finiture a contrasto, a cui si accompagna il single frame ottagonale anziché esagonale, corredato della griglia a nido d’ape.

Poi c’è l’assetto rialzato di 3 cm che aumenta l’altezza da terra e permette di affrontare più serenamente le strade sterrate. A proposito di sospensioni, vale la pena ricordare che sulla A3 Phev la ripartizione delle masse è 55:45 per via della batteria agli ioni di litio che si trova sul retrotreno, sotto i sedili posteriori; di conseguenza gli ammortizzatori hanno una taratura specifica rispetto alle altre A3 e sono accompagnati dallo sterzo progressivo a servoassistenza e demoltiplicazione variabili.

Parlando di tecnica, la A3 Allstreet TFSIe si basa sull’ultima evoluzione della piattaforma MQB e il suo sistema ibrido plug-in è disponibile solo nella configurazione da 204 CV, mentre sulla Sportback si può avere anche quello da 272 CV. L’hardware è il medesimo ma l’output finale cambia per via di una diversa calibrazione software. Ad ogni modo, il propulsore termico 1.4 TFSI è stato sostituito dal nuovo 1.5 TFSI evo2 a Ciclo Miller che ha un maggiore rendimento e una nuova turbina a geometria variabile.

Pure il motore elettrico è cambiato, è più potente (116 CV anziché 109) e si trova all’interno del cambio doppia frizione a 6 rapporti. La batteria, poi, è cresciuta da 10,6 a 19,7 kWh di capacità netta mantenendo stesso peso e dimensioni, perché le celle immagazzinano il 50% di energia in più. Di conseguenza l’autonomia in modalità elettrica omologata WLTP arriva a 138 km, anche per merito del sistema di recupero dell’energia ripreso dalle Audi elettriche che gestisce tutte le decelerazioni lievi senza tirare in ballo i freni.

A proposito di prestazioni, la A3 Allstreet TFSIe ha 350 Nm di coppia che la fanno scattare da 0 a 100 km/h in 7,4 secondi e le fanno raggiungere i 224 km/h. In modalità elettrica, invece, la velocità massima si ferma a 140 km/h, un valore più che sufficiente per viaggiare in autostrada. Tuttavia, le lunghe percorrenze non sono la specialità di questa Audi, che dà il suo massimo nella marcia cittadina e nei percorsi extra-urbani. L’autonomia a zero emissioni locali è tale da permettere l’uso quotidiano senza mai accendere il motore a benzina, ma anche una gita fuori porta può essere affrontata lasciando riposare i pistoni. Ma anche quando questi ultimi si risvegliano e devono lavorare senza sosta, cioè quando la batteria si scarica, la compatta di Ingolstadt stupisce per l’efficienza: il nuovo sistema ibrido le permette di percorrere oltre 20 km anche in città, un valore paragonabile a quello delle full hybrid e un ottimo risultato considerando che l’auto sfiora i 17 quintali in ordine di marcia.

Tornando alla batteria, quando è ora di ricaricarla si può optare per la corrente alternata con potenza fino a 11 kW o per la corrente continua fino a 50 kW. Nel secondo caso l’operazione è molto più rapida rispetto al passato, quando la A3 accettava solo la corrente alternata fino a 3,7 kW. Una volta fatto il pieno di energia, la si può sfruttare in modi diversi, sebbene le logiche di funzionamento del powertrain privilegino sempre la marcia in elettrico. Tuttavia il guidatore può scegliere l’ibrido oppure conservare la carica della batteria per un utilizzo successivo.

A parte queste peculiarità, questa Allstreet Phev conferma tutte le qualità delle altre A3 con un abitacolo molto curato e i due grandi display che hanno un’ ottima velocità di risposta. Il sistema di infotainment integra l’e-tron trip planner, un’estensione del navigatore che studia la strategia di ricarica più rapida a seconda dell’itinerario e considerando diversi fattori. Ovviamente tutti questi contenuti si pagano, e non poco: il prezzo, infatti, parte da 50.900 euro.

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Il Fatto Quotidiano