Attento Sinner, Vagnozzi non esclude l'addio: il futuro di Cahill, la cantonata su Rune e il Grande Slam

  • Postato il 3 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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All’assalto di Alcaraz. Per Sinner è scattata l’operazione Shanghai e, alla vigilia del debutto contro Altmaier, arrivano le parole di Simone Vagnozzi al Corriere dello Sport. Il coach del numero due al mondo non esclude l’addio, parla anche del futuro di Darren Cahill ed esce allo scoperto sulla ‘mission impossible’ chiamata Grande Slam.

Sinner, Vagnozzi potrebbe lasciare

Non subito, per carità. Forse mai. Ma una possibilità c’è. E lo rivela nella lunga intervista rilasciata al CorSport. Il 42enne di Ascoli Piceno, che nel 2022 ha raccolto l’eredità di Riccardo Piatti, ha portato Sinner su un altro livello, sul tetto del mondo. Dov’è rimasto per 65 settimane.

Il presente richiede il controsorpasso al rivale Alcaraz, ma volgendo lo sguardo a domani – anzi, sul suo domani – nulla può essere dato per scontato. “Spero di continuare il più possibile con Jannik, ma in un futuro lontano, uno stimolo potrei trovarlo nel rifare la stessa cosa con un altro giocatore”. Insomma, Vagnozzi non esclude l’addio. Anche se poi chiude la vicenda così: “Magari faccio 15 anni con Sinner e sarà lui il mio ultimo tennista”.

Cahill lascia o raddoppia?

Più dubbi permangono sul futuro del supercoach Cahill. Se nei mesi scorsi lo stesso Sinner aveva annunciato l’addio dell’australiano alla fine del 2025, più di recente si è registrata una possibile apertura dell’ex allenatore di Andre Agassi.

Ieri Darren ha spento 60 candeline, ricevendo gli auguri a distanza del campione di Sesto Pusteria e di tutto lo staff. Oggi Vagnozzi è tornato sulla questione: “Io penso e spero che Darren possa continuare, quindi non abbiamo pensato a nessuno al di fuori di lui. Al momento però non ci sono ufficialità”.

La cantonata su Rune e il Grande Slam

Il nastro viene riavvolto agli inizi del rapporto con Sinner. Tre anni fa nel circuito le sensazioni sull’azzurro erano altre, e Vagnozzi lo sottolinea: “Quando ho cominciato a lavorare con lui, tanta gente del mondo del tennis diceva che Rune era molto più avanti. Oggi tutti fanno passare per normali le vittorie di Jannik”.

Attualmente la scena tennistica è nel segno del duopolio Alcaraz-Sinner, ma il coach individua possibili nuovi rivali: da Tien, battuto in finale a Pechino, a Fonseca e Mensik. E sul sogno Grande Slam confessa: “Non è un obiettivo che ci siamo posti. È già difficile vincerne uno”.

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