Attenti al lupo, cresce la paura in tutto il Paese. Le regioni all’attacco, serve un piano nazionale degli abbattimenti

  • Postato il 24 settembre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
  • 2 Visualizzazioni

Attenti al lupo. Lucio Dalla, profetico, ha anticipato l’avvertimento già 35 anni fa con una fiaba musicale che metteva in guardia dai pericoli della vita personificati appunto dal lupo. Ora quell’invito è diventato un problema serio, italiano ed europeo. Cresce la paura in tuto il Paese perché alcuni branchi di lupi hanno abbandonato il loro habitat e si sono spostati verso contesti molto urbanizzati. Le Regioni reclamano un piano nazionale degli abbattimenti, il governo pensa di esserla cavata con il “Decreto Montagna” approvato nei giorni scorsi (declassamento del lupo, dunque si può avviare l’eliminazione). Sono insorti gli animalisti al grido “serve trovare equilibrio tra presenza del lupo e attività antropica”. Ne vedremo delle belle.

Il Decreto Montagna

Il Senato, nei giorni scorsi ha dato via libera definitiva al Decreto Montagna, dunque semaforo verde – ma è una semplificazione – all’abbattimento dei lupi. La cornice legislativa è stata disegnata per le aree montane con un investimento di 200 milioni l’anno per il prossimo triennio. E comprende norme che recepiscono le disposizioni europee (tutela della biodiversità e habitat).

C’è chi esulta e chi no. Da Roma al Veneto gli assessori regionali (con delega alla caccia) ritengono che il decreto proceda nella direzione corretta. Il lupo è in forte espansione, la scienza lo dimostra. Ci sono regioni che ogni anno spendono centinaia di migliaia di euro per indennizzi e sostenere così allevatori e agricoltori. Ma queste misure, a carico della collettività, non sempre sono efficaci. Illusorio pensare che le predazioni si riducano. In Francia, ad esempio, non è così.

Un lupo
Attenti al lupo, cresce la paura in tutto il Paese. Le regioni all’attacco, serve un piano nazionale degli abbattimenti (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

La reazione degli animalisti

Le varie associazioni di ambientalisti e animalisti non ci stanno perché vedono l’abbattimento come unico e sbrigativo strumento di gestione; una “misura estrema” che necessita di molte altre azioni di prevenzione. Aggiungono i biologi : “È una scelta politica,utilità zero”.

Concludendo: l’Europa ha già declassato il livello di protezione del lupo e la legge italiana, dicono, non basta. L’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia Romagna Alessio Mammi difende le azioni della sua regione per contenere gli attacchi predatori del lupo, ma passa la palla al governo perché vari un piano nazionale che tenga conto delle esigenze del territorio.

L'articolo Attenti al lupo, cresce la paura in tutto il Paese. Le regioni all’attacco, serve un piano nazionale degli abbattimenti proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti