“Attentato sventato a Viterbo: due turchi arrestati con armi”. All’evento presenti Tajani, Giuli e altri politici
- Postato il 4 settembre 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Un attentato sventato alla festa di Santa Rosa a Viterbo. È il quotidiano Il Messaggero a raccontare che due cittadini di origine turca sono stati arrestati dalla Digos con mitragliatrici e armi. Secondo quanto riportato dal quotidiano romano i due uomini avevano anche un piano dettagliato e sarebbero stati pronti a sparare. A presenziare all’evento c’erano anche il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, quello della Cultura Alessandro Giuli, la vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, Arianna Meloni e il deputato Mauro Rotelli. Tutti sono stati portati via prima dell’operazione della Polizia.
Le luci spente
A far comprendere che qualcosa era successo è stato il trasporto della Macchina di Santa Rosa, che attraversa la città a luci spente, portato a termine con le luci accese illuminazione. La decisione delle luci accese, data senza spiegazioni sull’attentato sventato, ha scatenato le proteste dei viterbesi. Erano circa 40mila le persone nel centro storico di Viterbo. I due arrestati erano in un bed and breakfast del centro. L’ipotesi investigativa è che siano legati alla rete criminale del boss turco Baris Boyun, arrestato in Italia a gennaio dell’anno scorso e per cui era stata negata l’estradizione. Il commando sarebbe stato composto da tre persone: uno è riuscito a scappare. Le due persone fermate dagli agenti sono stati portati davanti al pm, ma hanno scelto il silenzio.
L’intercettazione
Lo scorso maggio era stata diffusa una intercettazione di Boyun: “Tutta la Turchia parlerà del mio attentato”. Boyun, classe 1984 e arrestato nel 2022 a Rimini in esecuzione di mandato di cattura internazionale, stando all’accusa stava programmando un “attentato” ad una fabbrica “di alluminio” in Turchia, anche attraverso un “kamikaze”. Attentato terroristico sventato, ritengono gli inquirenti, grazie “all’intervento della polizia turca” allertata dagli investigatori italiani. Il boss, ai domiciliari a Crotone, era stato oggetto di un’altra ordinanza di custodia cautelare emessa dall’autorità giudiziaria di Milano ed era stato arrestato proprio nel Viterbese. Poi, il 25 agosto, il fermo di Ismail Atiz, anche lui in un affitta camera. Atiz è accusato di riciclaggio, estorsioni, minacce, danneggiamenti e uso di armi da fuoco.
Comitato d’urgenza
Nella cittadina laziale, dopo il blitz dell’Antiterrorisimo, è stato convocato d’urgenza il comitato di sicurezza. Sono stati schierati i Nocs, i cecchini sui tetti, e le unità cinofile addestrate alla ricerca di ordigni. Il capofacchino Luigi Aspromonte ha annunciato il Trasporto con l’illuminazione accesa. A metà del percorso le luci sono state spente, ma senza alcun riferimento ai motivi di sicurezza per innescare il panico. Gli investigatori avrebbero scoperto il piano per Santa Rosa proprio seguendo le tracce dell’ultimo arrestato. E da qui quelle della cellula che ha preso alloggio a Viterbo.
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